Il ciliegio del mio nemico

Molto lento anche se scorrevole; forte il messaggio dell'abbandono ma anche della solitudine e del destino che ognuno di noi ha...

Buffo constatare come io critichi la prolissità in un romanzo. Caratteristica che personalmente amo nei libri, ma che questa volta mi fa propendere verso un no abbastanza deciso. Sebbene il romanzo inizi con i migliori degli auspici, si perde troppo nei flashback che erano giusti e sacrosanti dato l’inizio in medias res, ma troppo lunghi e particolareggiati che andavano a svelare dettagli anche inutili. Poteva essere una bella storia di tradimenti, invidie, vendetta, eppure il tutto scema, per poi risolversi così, interrompendosi all’improvviso, lasciando il lettore pieno di dubbi e domande.

Il protagonista di questo romanzo, nonché narratore, è un giovane che, dopo una vita segnata da grossi dispiaceri, incontra per caso una ragazza, di cui si innamora follemente e che poi sposa, Qiuzi. Nonostante le difficoltà i due giovani si amano, lui lavora per un'agenzia immobiliare, e le cose vanno abbastanza bene sino a quando lei conosce Luo, un uomo più vecchio, ma molto ricco e potente, con una casa bellissima nel cui giardino cresce un ciliegio favoloso...la storia prosegue in un crescendo di delusioni, silenzi, abbandoni, fallimenti e lacrime, lasciando però un messaggio finale molto forte: quanto l'amore può essere tenace e capace di aspettare e perdonare anche quando sembra che ormai sia impossibile. Molto dolce e poetico lo stile dell'autore che trasporta il lettore in un mondo fatto di fiori, germogli, dei, templi, incensi e profumi che evocano una terra lontana e affascinante.