Ci sfiorava il soffio delle valanghe

Gradevolissimo libro di racconti agganciati tra di loro. Protagonista "alternativo" simpatico, un po' spaccone, e abbastanza sfigato. Descrizioni di sentimenti e di escursioni profondi i primi, spettacolari i secondi. Gli amanti della montagna, troveranno brani davvero molto coinvolgenti!

Complice un infortunio in arrampicata che mi ha costretta a riposo forzato,ma anche a buone letture,e complice l'amico Walter che mi procura testi interessanti,ecco che scopro Paleari scrittore!Piacevolissima lettura:fantastiche descrizioni ambientali e,finalmente,dopo vite da superman dell'arrampicata,del coraggio ...del fascino irresistibile sul gentil sesso....,la montagna attraverso la vita ed i pensieri di un uomo professionista si, ma con le sue paure, i suoi dubbi,l'entusiamo le delusioni , la quotidianita'che lo rendono piu' reale. Gradevolissima,inoltre,la descrizione delle sue donne,grandi e piccole,e dei loro pensieri.

Mi vanto di conoscere da molti anni l’autore. Come tutti gli altri suoi libri anche questo si legge d’un fiato o quasi, per poi andare a riprenderlo dopo qualche giorno, più e più volte, per analizzare meglio qualche passo, per capire se quello che ci racconta è vero o inventato, o tutte e due le cose. Conosco anche alcuni dei personaggi (veri ed inventati), ed alcune delle storie che questi personaggi hanno vissuto con lui: credo che da questo libro traspaiano a volte una grande tristezza e nostalgia, e forse qualche rimpianto, ed a volte un’immensa allegria e gioia di vivere, ossia due sentimenti opposti, ed infatti ho sempre pensato che Alberto non è uomo da mezze misure, mezzi pensieri, ripensamenti: ama o non ama, o con lui o contro di lui. Chi, ad ogni livello o per qualunque motivo, lo frequenta si deve adeguare: o lo odia o lo ama. Ci sono momenti di autentica poesia, di immensa dolcezza, sincerità, romanticismo. Ma in ultima analisi chi conosce Paleari semplicemente deve possedere e leggere anche questo libro, perché (almeno credo) mai come questa volta vuole parlarci di lui, della sua vita, di cosa succede a casa sua quando non è sulle montagne con qualcuno di noi. Insomma vuole soddisfare parte di quella curiosità che lui è sicuro che sentiamo nei suoi riguardi, noi che lo conosciamo e che in qualche modo lo frequentiamo. Maledetto Paleari. Vorrei solo dirgli un’ultima cosa: fai ‘sto libro sulle Guide dell’Ossola, con tutti gli uomini e con tutte le avventure che hai vissuto in tutti i corsi guida…! Dovrò mica mettermici io…?