Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 18 liste dei desideri
Ci salveranno le vecchie zie?
Attualmente non disponibile
11,40 €
-5% 12,00 €
11,40 € 12,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
11,40 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi
Ci salveranno le vecchie zie? - Leo Longanesi - copertina
Chiudi
Ci salveranno le vecchie zie?

Descrizione


Le vecchie zie, tutte maestre, "fusti di quercia, dalle radici ben solide", "custodi dell'ordine classico", "fedeli gendarmi dello stato", e ancor più fedeli all'avarizia come "segno di decoro... atto di fede... principio morale... norma pedagogica". Romantico fustigatore dei costumi, Leo Longanesi sapeva benissimo che le vecchie zie, specie in via di estinzione, non ci avrebbero salvato, messe in soffitta come busti impagliati, spodestate dal progresso e da nipoti coi sogni a colori. Erano l'emblema di una borghesia dal candore provinciale antica già allora (nel 1953), che aveva fatto le ossa al paese e l'aveva tenuto in piedi, che amava le cose solide e ben fatte: Longanesi la guarda da lontano, con rispetto e un pizzico di nostalgia.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2005
8 settembre 2005
116 p., Rilegato
9788830423282

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(2)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Luca Scialò
Recensioni: 5/5

Leo Longanesi, genio dimenticato e del quale il destino ci ha privato troppo presto, all'età di 52 anni. Un genio "censurato" nelle scuole e nelle università dal monopolio della sinistra solo per la sua iniziale simpatia, poi rivista, per il Fascismo. Questo libretto raccoglie i suoi pensieri sulla classe borghese degli anni '50. Un ceto ormai degenerato, privo di valori e ideali, materialista, opportunista. Che ha dimenticato le buone maniere che pur gli sono appartenute fino a inizio '900. L'autore ha anticipato con geniale lungimiranza ciò che era solo agli stadi iniziali. Longanesi affida alle vecchie zie, dolci e impeccabili custodi delle vecchie sane abitudini e tradizioni, la speranza per un futuro migliore. Purtroppo loro non ci hanno salvato, ma almeno erano una speranza, oggi anch'essa andata via.

Leggi di più Leggi di meno
Sergio
Recensioni: 5/5

Attraverso una rappresentazione deliziosa del borghese degli anni 50 Longanesi ci rivela tutta la forza lungimirante e più che mai attuale del suo pensiero audace. Quanto è elegantemente labile il confine fra la sottile ironia e la spietata critica. Con quanta forza irrompe nel 2011 l'agnizione del piccolo borghese in una società che ostenta il cambiamento ma si smentisce a piè pari ad ogni barzelletta, ad ogni scandalo, ad ogni quarto di copertina con primo piano rigorosamente in bianco e nero. In fondo, col naso all'insù, siamo un pò tutti piccolo borghesi. Ma tant'è. Da leggere decisamente.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Leo Longanesi

1905, Bagnacavallo

Leo Longanesi è stato uno scrittore ed editore italiano. Giornalista e disegnatore di grande talento, fondò vari periodici a partire da «Assalto», espressione di un fascismo aggressivo (ne è testimonianza anche un suo Vademecum del perfetto fascista, 1926), in seguito sostituito da un’abile, ma anche ambigua, attività di collaborazione propagandistica al regime, in particolare con una serie di slogan, la cui efficacia, dopo il crollo del fascismo, si rivelò allusivamente comica. Contano però nella storia del giornalismo le successive testate: «L’Italiano» (1926), importante sotto l’aspetto grafico, «Omnibus» (1937), il primo settimanale a rotocalco, che fece poi scuola d’impaginazione e di...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore