Ci beviamo un caffè?

"Ci beviamo un caffè" opera prima di Margherita Musella è un buon libro anche se con qualche imperfezione.Scritto tutto al femminile descrive questo mondo in tutti i suoi lati. Stella, personaggio principale del racconto, è una donna forte ed insieme dolce e sensibile,che sa affrontare le vicissitudini della vita con coraggio e risolutezza. Intorno a lei ruotano le storie di altre donne che dal suo contatto acquistano fiducia e coraggio per risolvere i loro problemi.Un grande pregio, secondo me,è la scrittura semnplice e scorrevole,senza fronzoli,che arriva subito al cuore del lettore.A me è molto piaciuto.

La protagonista principale è Stella, una donna semplice e dedita all'aiutare il prossimo, dalla saggezza infinita ma infondo una donna come tutte le altre: con piccoli e grandi problemi quotidiani che affronta con un spiccato ottimismo. Un libro per donne e "popolato" da donne: oltre a Stella, infatti, troviamo Elena, Marta, Angela e tante altre figure femminili che porteranno alla luce piccoli problemi, in cui, in almeno uno di questi, chiunque legga "Ci beviamo un caffè?" si rispecchia sicuramente. In sé il libro è scritto in modo semplice (ma non banale) ed è accessibile a tutti. Viene data molta importanza non solo a ciò che ogni singolo personaggio dice, bensì anche a cosa pensa in quel momento, perché alla fine si sa: molto spesso le parole che si dicono e i pensieri non vanno nella stessa direzione. Ho avuto modo di conoscere a grandi linee la vita della scrittrice e in vari momenti del libro vengono proprio descritti dei fatti che lei realmente ha vissuto: questo dà quella marcia in più e credibilità al libro stesso. Un punto a favore anche per la copertina che in questo caso vedo perfetta: infonde speranza, quella speranza che una volta letto il libro sicuramente sentirete più forte dentro di Voi. Penso che un buon libro non sia per forza quello che regala colpi di scena, o chissà che emozioni. In alcuni casi un buon libro è quello che una volta finito di leggerlo ti lascia serenità e tanti spunti su cui riflettere, proprio come quello di Margherita. Chissà però quanti saprebbero rinunciare a leggersi "un mostro" di libro, per farsi rapire da un "libricino" che ci porta a contatto con la parte più profonda di noi stessi... Il mio consiglio? Prendiamocelo il tempo di chiedere a una amica "Ci beviamo un caffè?" .. vedrete che a volte i piccoli problemi della vita si possono risolvere proprio così! ;-)