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Non certo una delusione, ma qualcosa di molto simile. La band, a mio avviso, più potente del mondo pare che in questo album non si sia voluta sprecare, immediata ma con sonorità poco ricercate, inoltre l'album sembra un derivato di diabulus,edio aspetto ancora un nuovo reign in blood.
Ascolto gli Slayer dal primo lp...ho vissuto con la loro musica per più di 20 anni..ed ho visto il meglio ed il meno meglio (di peggio con loro non si può parlare..) e questo ennesimo capolavoro è di certo il miglior album dell'anno !! Che dire di più se non...CHE LA VECCHIA GUARDIA NON TRADISCE MAI !!! Slayer per 1000 anni ragazzuoli miei....
Dopo la pseudorecensione in un italiano che, definire stentato è un complimento, da parte di mattia pianta (senza offesa eh,)vi porto il mio umile parere. Christ Illusion è proprio quello che ci si può aspettare dagli Slayer del 2006. Inutile sperare di rivivere i fasti dell'era pre-seasons in the abyss per cui bisogna "accontentarsi" di quello che si ha. Il prodotto che ne viene fuori è, in definitiva, un più che discreto platter che scorre via piacevolmente e con anche dei picchi oltre le aspettarive. Mi riferisco in particolare all'opener Flesh Storm, alla conclusiva Supremist e il singolo Cult che sono di gran lunga le migliori canzoni degli Slayer dal '94 ad oggi. Episodi meno convincenti si hanno invece con Eyes Of The Insane e Black Serenade che secondo me strizzano un pò troppo l'occhio ai pezzi presenti su diabolus in musica. Senza scendere in analisi più approfondite che vi tedierebbero mi accingo a concludere dicendo la mia sulla prestazione di Dave Lombardo. Senz'altro tutti si aspettavano chissà cosa dalla formazione originale e da quello che tutti considerano uno dei migliori batteristi in circolazione ma io resto convinto che Paul Bostaph dietro le pelli aveva una marcia in più, specie nelle rullate e nei break tom+cassa (se capite a cosa mi riferisco).Non fraintendetemi comunque, la prova del buon Dave è sopra le righe ma sinceramente me lo sarei aspettato più incisivo. Il voto è 4 perchè come detto a inizio recensione questo è quasi il massimo che si può avere dagli Slayer del 2006 e senonaltro si può affermare con assoluta certezza che la violenza, la cattiveria, e le tematiche provocatorie che li hanno sempre contraddistinti non mancano, e il mantenere queste doti e una propria identità riconoscibile al giorno d'oggi non è da tutti. In un mondo dove tutti si svendono, i 4 diavoli californiani si riconfermano come una band senza compromessi che, sì,ha perso qualche colpo magari, ma è rimasta fedele ai propri fans e questo christ illusion è l'ennesima conferma che gli Slayer non tradiscono,mai
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