Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 36 liste dei desideri
Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano
Attualmente non disponibile
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano - Matteo Demonte,Ciaj Rocchi - copertina
Chiudi
Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano

Descrizione


Da dove venivano, come vivevano, cosa facevano i primi cinesi arrivati in Italia? E come erano visti, dagli italiani? Frutto di una ricerca unica nel suo genere, con interviste e documenti inediti, "Chinamen" ripercorre la storia collettiva dei lignaggi storici della migrazione cinese in Italia e custodisce quel che c'è di più prezioso per le generazioni a venire: la memoria. Dai primi commercianti arrivati a Milano per Expo 1906 al timido flusso migratorio degli anni Venti, dalla nascita della comunità cinese di Milano e Bologna alla prigionia nei campi di concentramento durante il Fascismo, dalla nascita delle prime famiglie miste dopo la seconda guerra mondiale ai grandi imprenditori italo-cinesi degli anni Sessanta e Settanta: "Chinamen" è un saggio a fumetti che ricostruisce cento anni di storie di immigrazione e integrazione cinese in Italia.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2017
16 marzo 2017
144 p., ill. , Brossura
9788899016630

Voce della critica

La parola «Chinamen» potrebbe far sospettare l’uscita di una nuova saga cinematografica young adult. Non è così. Si tratta in realtà del termine con cui il mondo anglosassone, senza troppa fantasia, chiamò i primi uomini che dalla Cina migrarono verso occidente all’inizio del XIX secolo. Ora Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano è il titolo dell’ultima fatica di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte -del precedente Primavere e autunni (Becco Giallo, 2015) avevamo scritto su queste pagine- ed è, di nuovo, un lavoro sulla storia della comunità sinomilanese, così accurato e prezioso da risultare toccante. Mentre Primavere e autunni narrava la storia di Wu Li Shan (il nonno di Demonte), del suo arrivo a Milano nel 1931, del suo matrimonio con una giovane cremonese e della sua integrazione socioeconomica, con Chinamen la lente si apre fino a raccontare le storie di più individui provenienti da dieci lignaggi diversi. Ma quelli di Ciaj Rocchi e Demonte non sono propriamente racconti, narrazioni. Sono deliziosi saggi in forma grafica nei quali la voce autoriale scompare a vantaggio dell’informazione sui dati storici ed etnoantropologici, come emerge con limpidezza grazie a un uso cristallino degli strumenti della comunicazione visiva. Ogni tavola si basa sulla consultazione di documenti, foto (e sulla realizzazione di decine d’interviste): se il venditore di perle finte viene ritratto agli angoli delle strade in cappotto e borsalino, con giri e giri di collane arrotolate intorno al braccio osteso verso i passanti, è perché, verosimilmente e sulla base di fonti consultate, quello era il codice di abbigliamento e quello era il modo con cui la merce veniva mostrata («Signora, solo trenta lire!»), anziché piazzata per terra. L’inaugurazione del ristorante La Pagoda a Milano, il 3 ottobre 1962, vanta altrettanta esattezza di dettagli storici e iconici. L’evidenza offerta alla riproduzione dell’insegna dei magazzini Standa o del logo della Scicen (azienda cinese per il commercio di pelletteria in Italia) concorre a circoscrivere l’esistenza di questi membri della primigenia comunità immigrata entro la cornice storica e simbolica del commercio (e del boom economico). I vari Junsà e Yaoguang, con i loro cappotti antracite, appaiono immancabilmente dignitosi, così integrati nello zeitgeist dell’epoca (gli anni ’50 e ’60) da apparire perfino fisicamente somiglianti a un Aldo Moro o a un Enrico Mattei. Forse la storia reale della migrazione cinese a Milano conobbe più increspature, ma non si può non amare lo sforzo pedagogico e ‘progressivo’ che sembra fare da sfondo all’esposizione e ha ricordato, in chi scrive, la retorica postunitaria di De Amicis. Cosa che, nell’epoca di Matteo Salvini e della sfida per l’integrazione, non solo è benvenuta, ma assume un apprezzabile valore ideologico e didattico-narrativo. Chinamen è anche una pubblicazione collegata a una mostra sulla storia della comunità cinese locale, aperta fino al 17 aprile al Mudec di Milano. Chinamen, così come il precedente Primavere e autunni, fa pensare a un’opera apripista, che anticipa un periodo d’interesse e scoperta artistico-culturale per una comunità che è già dentro la profezia della Milano del nuovo millennio.      

 

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Matteo Demonte

1973, Milano

Nato a Milano nel 1973, si è diplomato presso l’IsIAO (Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente), ha studiato calligrafia presso la Yunnan University di Kunming e cinese moderno presso l’istituto di Lingua e Cultura dell’Università di Pechino. Insieme a Ciaj Rocchi, nel 2005 ha fondato la GLK Film, un collettivo di videomaker e attori, mentre nel 2015 è divenuto illustratore editoriale per «La Lettura» e il «Corriere della Sera».Con Ciaj Rocchi ha pubblicato le graphic novel Primavere e Autunni (Becco Giallo, 2015), Chinamen, un secolo di cinesi a Milano (Becco Giallo, 2017) e La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti (Solferino, 2021).

Ciaj Rocchi

1976, Milano

Ciaj Rocchi è un'illustratrice, videomaker e autrice di fumetti. Nel 2005, insieme a Matteo Demonte, ha fondato la GKL Film, un collettivo indipendente di autori, attori e tecnici, mentre nel 2015 è divenuta illustratrice editoriale per «La Lettura» e il «Corriere della Sera».Con Matteo Demonte ha pubblicato le graphic novel Primavere e Autunni (Becco Giallo, 2015), Chinamen, un secolo di cinesi a Milano (Becco Giallo, 2017) e La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti (Solferino, 2021).

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore