La Chiesa dei primi secoli. Vol. 1: Storia e sviluppo teologico.

L'opera di Stuart G. Hall è una sintesi in due volumi dello sviluppo del pensiero cristiano dei primi cinque secoli: un primo volume sulla chiesa delle origini, un secondo volume in cui sono raccolti documenti storici e teologici.
Nel primo volume, l'autore ripercorre in ventuno capitoli le tappe fondamentali della storia della chiesa, soffermandosi in particolare sugli sviluppi della teologia cristiana; le fasi dei primi secoli del cristianesimo sono trattate attraverso gli autori principali e, in qualche caso, attraverso fenomeni di rilievo, come il movimento monastico. Questa scelta tradizionale di organizzazione del materiale, utilizzata dalla gran parte delle storie della letteratura cristiana antica, prevede una variegata articolazione tematica della struttura interna di ciascun capitolo. A partire dal profilo e dalla produzione di ogni autore, sono affrontati i grandi temi della chiesa delle origini: le controversie teologiche e la progressiva definizione della fede, materia che attenne anche alle decisioni dei concili, il rapporto degli autori con il territorio e del loro territorio con la sede di Roma, il rapporto con lo stato, dall'accordo con Costantino al riconoscimento del cristianesimo come religione ufficiale. Sono questi temi trasversali che tuttavia, a causa dell'impianto e dello spazio sintetico a disposizione, sono per lo più accennati e mai approfonditi.
La bibliografia è scarna e organizzata, alla fine del volume, entro coordinate differenti dal contenuto dei capitoli, scelta che non agevola chi voglia utilizzarla come strumento di lavoro per arricchire il volume.
Il secondo volume dell'opera propone una ricca antologia di fonti storiche e teologiche anticipate nel testo del primo volume, in quanto finestre di approfondimento o esemplificazione, aperte nella ricostruzione dell'evoluzione del cristianesimo dei primi cinque secoli.
Poiché su questa documentazione scritta, che comprende brani di testi della letteratura e della legislazione, si basano la ricostruzione e l'interpretazione storica del primo volume, i testi dell'antologia non costituiscono soltanto un'appendice al primo volume, ma la parte più interessante dell'opera di Hall. Considerata in effetti la trattazione dei contenuti all'interno del primo volume, rapida e a volte superficiale, si potrebbe considerare l'antologia di testi come l'apporto più originale e anche più utile da un punto di vista didattico; in questa prospettiva, il primo volume di storia del pensiero cristiano antico acquisirebbe il valore di introduzione atta a fornire un contesto e un quadro più ampio ai testi del secondo volume. Mariachiara Giorda