La chiave di Berlino

Ebbene, non è assolutamente un capolavoro, né tantomeno un completo disastro. Parla dell'esperienza personale dell'autore con la città e nella città, parla di una Berlino che non è la Berlino di tutti (neanche mia), fatta di rave, Berghain, Tresor, gallerie d'arte, opening, frequentazioni di determinati quartieri e persone, di quanto è vuota e quanto è piena di vuoto. Quella descritta è una Berlino che esiste, è di moda, è cool, ma non è la Berlino di tutti. È la Berlino dell'autore e delle sensazioni che suscita nell'autore e, pertanto, non è detto che ci possa identificare chiunque, anzi... Il libro è breve e si fa leggere, fosse stato più lungo probabilmente l'avrei mollato. Ciononostante, ci sono tanti passaggi veramente stucchevoli che però, va detto, sono pareggiati da alcuni pensieri molto belli e profondi, che toccano le corde giuste, soprattutto se anche tu sei expat e anche tu vivi a Berlino. Carino, 2,5 stelle su 5 perché oggi mi sento generosa, ma anche con 2 non gli si farebbe un torto.

Ho comprato questo libro (dando una seconda possibilità all'autore dopo aver letto le imperfezioni) credendo erroneamente che venisse descritta Berlino città, e invece si parla della città vera e propria solo nel primo capitolo, poi é un delirio autobiografico dell'autore. Sulla crisi immobiliare berlinese. Sulla frequentazione ai rave dell'autore, che capisco facciano parte della cultura berlinese, ma parlarne per un intero capitolo e delle droghe che assume non credo c'entri nulla con Berlino. Poi é é un delirio no sens vengono spesso citati Isherwood, Hessel e molti altri autori per avere appoggio alle sue idee e sviluppare un pensiero non suo. Addirittura cita Ellen Allien dj Techno berlinese, senza presentarla, e per chi non conosce quel tipo di musica rimane un nome che galleggia in mezzo al nulla, sempre sul pensiero della Dj di Berlino. Fortuna che sulle note finali del libro Latronico afferma: "non sappiamo mai di preciso cosa stiamo scrivendo finché non lo abbiamo scritto". Per me uno schifo... Devo pur dire che trova ogni tanto delle belle similitudine, metafore e paragoni.