La chiave della peste

Ho trovato questo libro quasi per caso, l'ho letto svogliatamente all'inizio (che necessitava sicuramente di editing), poi mi ha letteralmente catturato. La Chiave della Peste è divertentissimo! In più ha sfondi storici approfonditi e ben documentati che mi hanno incuriosito molto sul Seicento. Ho anche apprezzato l'ironia sottile ma mordace che si fa sul giallo come genere letterario. Come mai questo autore non è maggiormente pubblicizzato? Ciao, Lara.

Finalmente un linguaggio originale e stimolante, un gusto della parola da colto giocoliere per un racconto-pretesto per "mettere il dito nella piaga" di questa subdola peste non poi così lontana da noi quanto la descrive l'Autore (2030) Un pizzico di cinismo, una punta di acidità, una bella dose di ironia e disincanto. Inquietante, divertente, interessante, da gustare parola per parola......ben oltre la trama. Vilma Veronesi

Molte le allegorie, in questo romanzo dalle mille sfaccettature. Una vicenda intricata che ci trasporta dagli anni della peste di manzoniana memoria a un futuro prossimo i cui connotati hanno fattezze padane ma anche magrebine, cosi' come il linguaggio e i nomi di alcuni personaggi. Una peste, quella raccontata dall'Autore, che sembra non essere mai in realta' cessata ma solo aver cambiato volto e aver assunto quello di un virus che ancora attacca, contamina e corrode ma... a livelli diversi che non quelli biologici. Un romanzo giocoso ed amiccante, colto e al tempo stesso disimpegnato che ben riflette la cultura umanistica ma anche lo spirito ironico del suo autore, docente universitario e dantista, viaggiatore attento e musicista jazz. Da leggere e da consigliare.