Chiamato a difendere

North Patterson,scrive divinamente,ogni suo libro è un affresco,ciononostante,questo in particolare ,risente dei tecnicismi ,che sono propri della politica americana,quindi se non si sta facendo degli studi specifici,io credo siano si interessanti ma fino ad un certo punto.Certo che la storia aveva sicuramente bisogno di un efficace riassunto delle procedure per eleggere il giudice della corte suprema,purtoppo il romanzo ne risulta oltremodo appesantito,lasciando l'amaro in bocca a chi si aspetta ben altro dall' autore che ci ha regalato fin qui libri sicuramente piu coinvolgenti ,almeno sotto l'aspetto se non del thriller,almeno del legal-thriler.In definitiva,prova interlocutoria,che niente aggiunge alle qualita' dell' autore,vedremo i prossimi.

non sono un amante del thriller giudiziario, ma questo poderoso volume di Patterson rischia di rivoluzionare le mie convinzioni: un prodigio di tecnica e abilità narrativa, well done!

Il voto di questo libro è condizionato senza dubbio dal fatto che è troppo "politico"...nel senso che è adatto sicuramente più ad una lettore americano, in quanto descrive nel dettaglio la corte suprema ed altri meccanismi politici americani...prime 250 pagine molto interessanti, poi....non ce la si può fare ad andare avanti per altre 400 pagine! Finale comunque scontatissimo....non leggerò più North Patterson, è il secondo libro che mi frega (entrambi non mi sono piaciuti)....