L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 5,69 €
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Chi spegne la luce" è una raccolta di dodici racconti pubblicata nel 1994 dallo scrittore spagnolo Juan Bonilla. Attraverso personaggi ambigui e insonni, delineati però con sarcasmo e inventiva, l'autore rende "vivo" ciò che è scritto, trasportando la realtà nella sua visione soggettiva della letteratura. Il protagonista del racconto "Il terrorista passivo" non compie attentati, ma si limita ad appropriarsi di tragedie già avvenute. Nel "Diario di uno scrittore fallito" l'inquietudine della pagina bianca viene debellata dall'acuta idea di redigere prima il diario, scegliendo pertanto fra tutte le vite possibili quella più seducente, per poi seguirlo, come un copione, creando la propria esistenza già scritta. Ne "Le allegre comari del windsurf" si narra della solitudine di una donna obesa che si invia da sola fiori in ufficio, simulando un improbabile corteggiatore. Il protagonista de "La nube di Oort" è vittima di deliri che lo portano a "percepire" altre realtà. Tutto vero? Oppure, ogni cosa, è solo il frutto della sua tossicomania? Ne "Il gemito della colpa" viene raccontato del disorientamento di un giornalista, il quale ode il continuo lamento della Torre di Pisa, inaudito insuccesso architettonico dei suoi antenati. "La vita che era stata scritta" contiene il resoconto di un amico di infanzia di Gesù, descritto come un sensibile adolescente in cerca di un ruolo da ricoprire. Le basi usate da Bonilla per rappresentare un mondo che potrebbe appartenere a Borges, a Kafka, a Calvino, sono l'allusione a universi paralleli, le intime relazioni fra le cose, i paradossi che oltrepassano i confini di ogni racconto alla ricerca, paradossalmente, di una soluzione. Egli, mediante questi orditi, sembra quasi voglia convincere i lettori di essere i protagonisti di ciò che stanno leggendo, portando a una totale identificazione la lettura e il vissuto, con superamento di quelle barriere e spazio-temporali e concettuali che la realtà doverosamente impone... Consigliatissimo!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore