La risposta rivoluzionaria di una tra le più notevoli filosofe e psicoanaliste contemporanee.
"Ad Alenka Zupančič dobbiamo una lettura non scolastica, sempre concettualmente intensa e vibrante di Lacan" - Massimo Recalcati
"Un classico istantaneo [… Questo libro] smuove dal profondo le acque stagnanti della scena filosofica" - Slavoj Žižek
Alenka Zupancic, filosofa slovena in grande ascesa nel firmamento della filosofia radicale, propone un'interpretazione del sesso che si muove fra Lacan e Marx, suoi autori di riferimento: la categoria della sessualità non riguarda solamente un aspetto limitato, per quanto vitale, dell'esperienza, né è solo lo strumento interpretativo fondamentale della psicoanalisi, ma è qualcosa che spiega fondamentali aspetti dell'esistenza associata e in generale della nostra capacità di conoscere il mondo e di agire su di esso. Il carattere fondamentale del sesso, che spiega questa sua multiforme importanza, non è quello della pienezza vitale, dell'affermazione di una pulsione biologica, ma quello negativo e paradossale della mancanza. È proprio il fatto che il desiderio sessuale si configuri come assenza a garantirgli questo ruolo propulsivo nell'attività umana.)
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