Che cosa regalare a uno snob

Mai spaventarsi davanti a uno snob, mai arretrare in soggezioni tremanti o inutili limiti di scelta. Perchè il problema è suo, non nostro, è lui che vive in una chiusa dimensione senza molti rispetti, spesso affettata, ai bordi del disgusto e dell'insopportabilità per quasi tutto. Dunque l'avvertimento è chiaro: "Fare un regalo a uno snob significa impegnasi in una partita a poker. L'anima dello snobismo infatti è un bluff. E anche qui, come nel poker, non è facile distinguere se il bluff venga dall'audacia o dalla paura. In ogni caso non si potrebbe commettere errore più grande che mettersi sulla difensiva e domandarsi: cosa avrà da obiettare, che faccia farà, che dirà? Gli snob vanno provocati". Nient'altro che essere se stessi allora, in corrispondenza franca e libera col proprio cuore ma con una velenosa goccia di sapienza in più. Leggiamo: "Quanto più grande è il disprezzo col quale usano ispezionare i doni natalizi, tanto più superfluo dovrà essere il dono prescelto. Non si risparmi nessuna ambiguità. Donare è un'arte pacifica, ma nei confronti dello snob va tratta in maniera marziale". Smontare un peso, un guasto, polverizzare con ironia sottile e misura intelligente le trame di dentro di un tizio sempre negativo, altezzoso, portarlo con audacia tranquilla davanti al muro delle sue stesse fissazioni, dei suoi rifiuti, nella semplice eleganza di un regalo inatteso che sia lì a spiazzarlo, lontanissimo dalle sue scelte, ma che gli faccia toccare la nostra libertà e il nostro graffio oltre le sue leggi insulse, vuote, pateticamente stupide. Benjamin non sbaglia mai, e questo librino diventa un regalo che conforta e ristora, superando timidezze ed affronti, timori ed errori. Basta leggere nei contrari dello snobismo, e la scelta si perde fra un bosco di trovate e contrappassi che egli dovrà a malincuore sopportare.