Chat a Nord-Est

"Chat a Nord Est" descrive le vicende di un "single quasi quarantenne" Giorgio, che vive ancora nell'ambito famigliare non prendendo neppure in lontana considerazione l'idea di compiere un percorso di vita normale, fatto di un serio rapporto affettivo, dei figli, una casa propria e che invece lascia che il tempo scorra tra una serie di attività compulsive, come il gioco d'azzardo, esercitate al fine di colmare un vuoto interiore; le sue giornate trascorrono occupate da un lavoro monotono e privo di gratificazioni in un contesto sociale collocato nella bassa pianura padana, ove la spontaneità dei rapporti umani sembra congelata dal ruolo che ognuno deve forzatamente assumere e che limita fortemente la capacità relazionale del protagonista che seppur condizionato dall'ambiente esterno è ancor maggiormente intrappolato dalla rigidità dei suoi schemi mentali, dove l'altro, l'estraneo, viene visto con diffidenza, come una potenziale fonte di guai? Lo stesso atteggiamento cinico e pessimistico Giorgio lo rivolge anche alle donne, che nella sue congetture vede come esseri mosse da interessi di comodo, fredde e calcolatrici, e decadenti come tutto il mondo che lo circonda, lontane da un suo modello idealistico e quasi anacronistico da "piccolo mondo antico". La scoperta del mondo delle chat gli consentirà inconsciamente di spezzare la sua difficoltà comunicativa ma lo metterà di fronte alla sua aridità affettiva, al suo cinismo, esercitato attraverso l'utilizzo di queste moderne forme di comunicazione per infierire moralmente sulle donne con le quali entra in contatto, a loro volta incapaci di uscire da un circuito di solitudine che si autoalimenta mano a mano che cresce il numero di contatti con uomini mossi solamente da fini sessuali e privi di qualsiasi forma di affettività. Un libro che ho letto tutto d'un fiato e che fa riflettere....