I celti e Milano. L'avventura celtica tra storia e mito nel Nord Italia

Il libro forse non è perfetto, ma va giudicato nel contesto storico in cui uscì: il parallelo tentato (per indicare una presenza) tra ieri ed oggi era veramente materiale esplosivo nel '97 e certo il riconoscimento delle origini celtiche di Milano sembravano al lettore medio una banalizzazione della grande tradizione architettonica moderna, mentre non veniva riconosciuta la profondità filologica del suggerimento: provare a pensare la celticità di Milano. Direi che ci ha portato tutti a guardare la città con un altro sguardo culturale, attento a particolari del territorio che ai più sfuggivano del tutto e a non sottovalutare mai le radici storiche ( per citare Propp). Il tono un po' mitico opera qualche concessione al gusto fantasy e 'scozzese' allora ancora in fase di nuova gestazione. Un piccolo antesignano, tutt'altro che campato in aria come i vari 'Grotte dei maghi', 'Il trucco delle fate' 'Spade di Shannara'e quant'altro.

Lo sforzo da parte dell' autore di divulgare una serie di informazioni sui celti é senz'altro degno di menzione. I risultati purtroppo non sono tali da incoraggiare la lettura, troppe le divagazioni, si sostiene inoltre un legame un po' forzato fra le tradizioni rivisitate delle popolazioni odierne di origine celtica e quello che in fondo é il buco nero della società di questo popolo nell' antichità.