Tutti morimmo a stento

il primo album di De André

Il disco, denominato appena uscito anche "Vol. n.2" venne pubblicato nel 1968 dalla Bluebell disc Italiana, qualche anno più tardi, fallita la Belldisc fu la Produttori Associati a ristampare l'opera (1970). Infine, nel 1979 tutto il catalogo della Produttori Associati passa alla Dischi Ricordi che lo stampa con etichetta differente. Nel 1983 esce in edizione economica per la collana "Orizzonte" con copertina totalmente diversa. Esistono quindi ben 4 edizioni del vinile di "Tutti morimmo a stento". E' un disco a tema unico ovvero "concept album". All'epoca una vera novità sul mercato discografico italiano, di cui Fabrizio De Andrè era stato il precursore! La Direzione orchestrale venne affidata a Gian Franco Reverberi con 80 elementi in sala di registrazione. Fabrizio venne convinto a registrarne la versione in lingua inglese, ma ben presto naufragata. Il disco esprime in toto il disagio esistenziale umano, soprattutto pone in rilievo l'emarginazione individuale e sociale che si proietta con forte anticipo e costante attualità fino ai giorni nostri.Segnalo tra le altre composizioni del disco "Ballata degli impiccati" scritta con Riccardo Mannerini e Giuseppe Bentivoglio (quest'ultimo lo ritroveremo per la realizzazione dell'album "Storia di un impiegato" (1973). L'intero album,senza interspazi vuoti tra un brano e l'altro, è cantato in si min. per solo orchestra e coro! (Buon ascolto!!) P.S. è un disco che non deve assolutamente mancare nella Vs discoteca...!

in assoluto il migliore cd di tutta la produzione italiana!!!!!!!!!!!!!