Vicky Love

Per TE... ke sei sempre riuscito ogni volta con la tua musica a farmi risollevare... Per TE...Ke ogni tua canzone è sempre un successo ke mi fai battere il cuore ed emozionare ogni volta ke t ascolto... x tutti qlli ke pensano ke la tua musica sia noiosa nn capiscono qnto invece sia travolgente melodia! sei unico! in attesa del 13 Aprile 2010 l'uscita del tuo nuovo album voglio semplicemente dire Grande ANTONACCIIII...

Peccato, peccato. Antonacci mi piaceva. Oggi non più. Il vero Antonacci è morto con l'album 09/11/2001. Fin lì tutto bene, ma adesso sinceramente la sua musica sta diventando monotona e ripetitiva...a parte cantare canzoni d'amore (sotto forma di poesie) altro non riesce a comporre, non una canzone che tratti tematiche d'attualità o sociali. L'amore è bello certo, ma purtroppo non è tutto e nella vita bisogna "raccontare" anche i lati meno belli. Poi le basi musicali delle canzoni sembrano ormai dei semplici midi da Karaoke, poca inventiva, poca strumentazione. Già "Convivendo" mi aveva deluso (per l'uso della batteria campionata), ma "Vicky Love" devo dire che è peggio ancora. Voto: 4 (di stima)

Non sono mai stato un fan di Antonacci, lo devo ammettere, ma fin dall'inizio della sua carriera mi hanno sempre colpito alcuni dei sui brani, le cui parole e melodie mi hanno accompagnato nel corso degli anni in forma di ricordo, di melodia, pur senza avere nella mia mente un titolo, come amicizie vacanziere di cui non ricordavo più il volto. Come siamo tanti al mondo, Liberatemi, Almeno non tradirmi tu, Se io se lei sono alcuni dei primi pezzi che ricordo del cantante di Rozzano. Poi altri si sono aggiunti nel tempo, sempre più numerosi di album in album pubblicato, tanto da indurmi a comprare questo Vicky Love. La voce roca, la pronuncia leggermente vascheggiante di Biagio - un po' strascicata ed impastata - si sposa con melodie davvero convincenti e testi forse non proprio illuminati, originali, ma onesti, che fanno di questo album un ottimo disco. E' soffocamento apre con una cavalcata di sesso, odio ed amore che dà subito una pennellata multicolore anticipatrice di quell che saranno le tinte forti del disco. Lascia stare è il primo picco di Vicky Love: testosteronica, carica, sensuale... bravo Biagio! C'è silenzio pare darci un attimo di tregua, placando i sensi in una polla di tranquillità, ma è solo un'illusione: struggente e strappacuore, riesce ad emozionare. E' poi la volta di Sognami, con chitarre tra il gitano ed il tanguero, secondo, altissimo picco del disco. Belle, divertenti, commoventi anche le successive L'impossibile, Coccinella e Vicky Love. E dopo il lento non esaltante di Non sei più qui, ecco un'altra vetta: divertente, scanzonata, arrabbiata ci salta all'orecchio la bella Giù le mani capo, che fin dal primo ascolto ti mette K.O. Ancora due brani - la leggermente grignanesca Non eri tu (quel brivido di libertà) e il lentone strappamutande A volte - chiudono degnamente questo bel disco, piacevole e coinvolgente... ma ecco la sorpresa: un messaggio vocale di Biagio che anticipa un regalo per i fan. Fotografia, registrata 15 anni fa e mai pubblicata prima d'ora. Bravo, bravissimo!