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Dall'incontro fra Bob Dylan e David Lanois (storico co-produttore degli U2) nasce un album davvero inaspettato e interessante. Sotto la guida di un produttore esperto Dylan riesce a trovare ispirazione poetica e musicale. Un disco ispirato e in stato di grazie che segna il suo capolavoro artistico degli anni Ottanta.
Per Dylan gli anni Ottanta finirono con le molte valutazioni positive ricevute dall'album "Oh Mercy" del 1989, fortemente influenzato dal produttore Daniel Lanois. La canzone "Most Of The Time", una ballata d'amore, è stata utilizzata nel film "Alta fedeltà", mentre "What Was It You Wanted?" è stata interpretata sia come catechismo che come un ironico commento alle aspettative della critica e dei fan. Il denso immaginario religioso di "Ring Them Bells" spinse molti critici a considerarla come una riaffermazione della fede in Dylan. Scott Marchall scrisse che «Quando Dylan canta che "il sole sta calando/sulla vacca che è sacra" è lecito supporre che la mucca sacra qui sta per la biblica metafora per tutti i falsi dei». Dylan girò anche alcuni video musicali in questo periodo, ma solo "Political World" trovò spazio regolarmente su MTV. Brani memorabili come appunto l'iniziale "Political World", passando per perle Rock come "Where Teardrops Fall", "Everything Is Broken", "Ring Them Bells", "Man In The Long Black Coat", "Most Of The Time", "What Good Am I?", "Disease Of Conceit", "What Was It You Wanted" e "Shooting Star" mettono in luce il talento compositivo di Bob Dylan nel creare belle canzoni Rock dall'appeal commerciale ed artistico unici, dal valore lirico meraviglioso. Una grande prova qualitativa dell'artista a ben 14 anni dal capolavoro "Blood On The Tracks" (1975). Il genio di Dylan si mostra così in tutta la sua interezza a distanza di diversi periodi di tempo, caso questo del tutto raro ed incredibile per valori artistici inalterati raggiunti. Il disco è ormai un classico degli anni '80, bello ed importante, sicuramente basilare per il proseguio di carriera di Dylan, che negli anni '90 si ripeterà con il pregevole "Time Out Of Mind", un'altra prova di grande carattere musicale. Una menzione finale va alla produzione impeccabile di Daniel Lanois che conferisce all'album quel tipico sound che lo ha reso famoso, tra gli altri, con gli U2.
Nella sua autobiografia "Chronicles volume 1" Dylan dedica un pò di pagine alla realizzazione di questo album, registrato a New Orleans nel 1989 e prodotto sotto la guida di Daniel Lanois, fresco del successo dell’album degli U2 “The Joshua Tree”, coprodotto con Brian Eno. Non a caso. Il disco mostra il ritorno a buone canzoni di un grande artista, negli anni precedenti in difficoltà con il proprio flusso creativo. Canzoni come “Political world” ed “Everything is broken” ragguagliano sullo stato sociopolitico dei tempi, mentre episodi come “Most of the Time", "What Was It You Wanted" e "Man in the Long Black Coat" ci restituiscono testi intensi, degni di Dylan. Un gradito ritorno.
Recensioni
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