Alberto Fortis

Nel desolato panorama della musica leggera italiana, pochi hanno saputo crearsi un loro spazio lontano da quelle che considero le due vocazioni maggioritarie: il carrierismo e la canzone d'impegno sociale. Come Faust'O, Alberto Radius o Lindo Ferretti, Alberto Fortis è un eretico, uno che in sostanza fa le cose a modo suo (e le fa piuttosto bene). Il disco, suo esordio in LP, è musicalmente brillante. Il registro è ordinario ma sapientemente bilanciato: anche i momenti più istrionici non scadono mai nell'eccesso. Nota stonata? La ri-masterizzazione, come accade quasi sempre in questi casi, non è soddisfacente (poca dinamica, suono smussato, pulito ma povero) e non rende onore agli ottimi musicisti accreditati (tra i più noti Mussida, Premoli e Di Cioccio della Premiata Forneria Marconi). Personalmente tra i primi cinque lavori della musica pop e rock italiana. Postilla: chi non comprende "a voi romani" confonde l'espressione artistica con la logica proposizionale; nell'epoca della cancel culture siete scusati, anzi avete ragione voi.

Capolavoro assoluto del grandissimo Alberto Fortis. Un grande come Tenco, Battisti, Dalla e Pino Daniele. Dispiace vedere che è uscito fuori catalogo un altro album fantastico di Fortis, dal titolo "Fragole infinite"

Pietra miliare della musica italiana