The Whole Story

Kate Bush e la sua voce spettacolare

Adoro Kate Bush!

Non lasciatevi fuorviare dal titolo: “The Whole Story” non offre un quadro completo della produzione musicale di Kate Bush. Non dipende nemmeno dal più che evidente limite temporale costituito dal suo anno di pubblicazione, l’ormai lontanissimo 1986. Anche relativamente all’arco discografico dei suoi primi cinque album, la ‘narrazione’ risulta tutt’altro che esaustiva, concentrata com’è in appena undici tracce (una delle quali, tra l’altro, presente in una nuova versione registrata per l’occasione) proposte in una singolare sequenza non cronologica. Alla colpevole assenza di ben più di un singolo (manca all’appello perfino un top 40 hit come “The Big Sky”, estratto dal suo capolavoro assoluto del 1985 “Hounds of Love”) si accompagna una copertura tutt’altro che adeguata sia del suo secondo lavoro, il bistrattato “Lionheart”, che dello sperimentale “The Dreaming”, freddamente accolto all’epoca della sua uscita ma in seguito pienamente rivalutato. Malgrado le sue evidenti pecche, questa raccolta è tuttavia consigliabile a chi desideri avvicinarsi per la prima volta a questo indiscusso ed eclettico genio del pop britannico più raffinato. Sono presenti tutti i più grandi successi della prima fase del suo percorso discografico, quella più prolifica e premiata in termini di vendite e classifiche, e l’inserimento della superba reinterpretazione di “Wuthering Heights”, il singolo di debutto che la proiettò ai vertici delle classifiche internazionali nel 1978, nonché dello straordinariamente cupo e sinistro inedito “Experiment IV” ne impreziosisce ulteriormente il valore.