Il castello di Barbablù

Avendo letto i primi due della trilogia, Terra Alta e Indipendenza, sono rimasto un po'deluso dal terzo lavoro di Cercas. La storia parte in modo brillante con la misteriosa sparizione della figlia minorenne del noto protagonista, l'ex poliziotto Melchor, e della affannosa sua ricerca, conclusasi positivamente, compiuta dal padre. Dopo il suo ritrovamento, tuttavia, la storia si trascina stancamente ed eccessivamente nella descrizione delle attività poste in essere da Melchor e dai suoi amici per colpire il responsabile del rapimento e si conclude con un finale abbastanza scontato, descritto peraltro in modo assai stringato e poco comprensibile. Insomma, Terra Alta è di ben altro livello di qualità.

Voto: 8 ✮ Il castello di Barbablu è l’ultimo di una trilogia di romanzi gialli di Javier Cercas, dopo Terra Alta e Indipendenza. Come sempre protagonista Melchor Marin, un uomo da accettare così com’è, senza tante sfumature, nel bene e nel male. In questo terzo libro, che ho amato esattamente come gli altri due, ha lasciato la polizia ed è diventato bibliotecario a Gandesa, sempre in Terra Alta. Vive con sua figlia adolescente Cosette con la quale ha tensioni e scontri continui soprattutto sui detti e non detti e sul significato di sincerità. La ragazza rimane coinvolta in una drammatica storia di abusi sessuali. Da qui il conflitto tra giustizia formale e giustizia sommaria, o meglio: Giustizia o Vendetta? È un thriller decisamente poco convenzionale che, come sempre, va oltre la storia, e invita a riflettere su temi che influenzano la morale, un pretesto per riflettere su politica, giustizia sociale, corruzione. Resta comunque un gran bel thriller scritto magistralmente!

Un libro insulso, inutile e scritto anche male