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scheda di Tarpino, A., L'Indice 1985, n. 2
Tenebra e mistero, "barbarie" e "leggenda": questi i tratti salienti del castello medievale, evocati nelle immagini tradizionali di ispirazione romantica. Un'eredità -come precisa l'autore nella ricca introduzione - che ha pesantemente condizionato il complesso degli studi castellani, a lungo in bilico tra gusto antiquario e suggestioni di un trito Sturm und drang. Nel solco della più recente medievistica, Settia propone una densa e documentata indagine sul tema, rivelandone la crucialità di oggetto multidimensionale e di confine. Strumento e al tempo stesso simbolo dell'organizzazione del potere, il castello si presta allora a illustrare volta per volta i contenuti territoriali di quest'ultimo, a porre a fuoco le complesse dinamiche dell'insediamento, a segnalare inoltre l'evolversi della tecnologia militare. Dalle origini dell'incastellamento, collocabile intorno al X secolo nel vivo sia dei forti antagonismi interni che delle pesanti aggressioni esterne, l'indagine si rivolge poi alle strutture materiali degli edifici, analizzandone infine le svariate tipologie e funzioni fino all'età comunale.
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