La casa di Mango Street

La casa di Mango Street è stato pubblicato nel 1984, e ha come protagonista la dodicenne Esperanza Cordero, una ragazza che cresce nel quartiere latino di Chicago, in una realtà dura, a cui non sente di appartenere. Come non le appartengono le aspettative di quel luogo e il suo stesso nome – che invece a me è sempre piaciuto tantissimo, da quando incontrai per la prima volta (letterariamente) la gitana di Notre Dame. In questo anno della sua vita troviamo accadimenti che mescolano tematiche come la cultura messicano-americana, gli elementi razziali e sociali, le riflessioni sull’identità, sul genere, e la sessualità, il patriarcato, la violenza sessuale e l’uso della lingua. La bellezza di questa storia, oltre ai grandi temi che la pervadono, vissuti dall’autrice e dalla sua protagonista, sta anche nello stile: capitoli brevi, che potremmo definire quasi delle quasi vignette, che la Cisneros ha volutamente delineato così, per sperimentare – attraverso questo testo ridotto all’osso, flessibile come una poesia – spezzando le frasi, in modo che il lettore stesso potesse prendersi una pausa dalla lettura.

un racconto dal ghetto visto con lo sguardo pulito di una fanciulla spiritosa e desiderosa di un futuro su misura per lei, che non può concepire una vita di emarginazione e rimpianti,come accade spesso fra gli emigranti.e poi gli emigranti latini hanno sempre quello spirito vitale che colora ogni atmosfera!

Bello, stupefacente come il ben più corposo Caramelo. Una tecnica perfetta, ben scritto e poetico. Un romanzo semplice che nasconde una grande complessità