La casa di Henriette. Lontano. Fino alle tue radici

La ricerca delle radici, che sono la cosa più importante, è al centro di questo libro. Non è un romanzo, non è un'autobiografia, non è un saggio, è però queste cose insieme. L'autore delinea con precisione cronachistica un'indagine sul passato di una traccia - una bambina; per poi regalarci, qua e là, descrizioni quasi liriche di sensazioni e personaggi. Il tutto diventa poi una riflessione sul nostro posto nel mondo. Le radici, che si snodano sotto terra, più sono profonde e più sono intrecciate.

Aspettavo questo romanzo con molta curiosità, conoscendo l'autore come abile saggista e divulgatore. L'ho divorato e mi è rimasto attaccato, non solo per la pura e semplice storia della ricerca di Henriette, che attraversa plasmandola cinquant'anni della vita dell'autore, ma perché "la storia pura e semplice" in realtà non esiste. Ogni passo verso Henriette è un passo introspettivo per l'autore ma anche per il lettore, e insieme risuona reale nella città d'ambientazione (raccontata senza mai chiamarla per nome, come a volte si fa con gli amanti) e così attraversa storia e geografia superando i confini di entrambe. Lo stile di scrittura ha l'impronta riconoscibile dell'autore ed è parte insostituibile del racconto. Rende in modo fluido e godibile a qualsiasi livello l'intreccio di piani e dimensioni di questa storia poliedrica e piacevolmente sorprendente.

UN ARCOBALENO DI SENTIMENTI E PERSONAGGI Quando vai a mangiare in un fast food ti viene chiesto di pagare prima della consumazione. Qualche volta la vita fa lo stesso, così il giovane protagonista si trova a dover fare i conti con la perdita del padre e la conseguente presa di responsabilità, prima ancora di affacciarsi all'età adulta. Ricordi teneri si alternano a pagine di vita piuttosto dure e "l'inciampo" con Henriette costituirà il filo sottilissimo per restare legato ad una città priva ormai degli affetti più cari. La ricerca dell'identità della bambina, protratta nel tempo, si concluderà, ritengo non a caso, negli anni della maturità. Un romanzo estremamente docile nello scorrere, in cui mi è capitato di ridere e piangere nella stessa pagina.