La casa delle belle addormentate

l tema del “sonno profondo” . Contemplando il corpo delle “belle addormentate”, nell’atmosfera onirica della stanza (in cui i suoni e i rumori sono ovattati e lontani), emergono nella mente del protagonista ricordi e sensazioni, sopiti e dimenticati da anni. La semplice contemplazione o lo sfiorare questi corpi avvia la mente del protagonista in un viaggio nei meandri della sua coscienza, in una continua oscillazione tra veglia e sonno, tra il risvegliarsi improvviso dei sensi e il loro sopirsi, abbandonarsi.

Stile meravigliosamente elegante seppur Kawabata descrive situazioni scabrose. I tre racconti trattato tutti e tre tematiche un po' al limite della comprensione, eppure la penna di Kawabata è sempre estremamente elegante, fine, fluida, scorre ed incanta. Non è una narrazione semplice, ma presuppone che il lettore si fermi un attimo, rifletta e proceda lentamente, soprattutto se avezzo a leggere sempre o quasi autori/autrici occidentali.

Come la letteratura sola sa fare questo racconto pone quelle domande che attengono all'identità più intima del lettore, al delicato rapporto tra desiderio e lo scorrere del tempo. Chi cerca una lettura di godimento o solo una storia da fruire rimarrà profondamente deluso. Si deve avere la pazienza di non fermarsi alla superficie e guardare in controluce. Nulla è solo come appare in questo racconto, prendetevi il tempo per scorgere le metafore che si celano dietro ogni incontro e del dramma di un uomo che si interroga sulla sua esperienza di vita con il femminile, che non è mai riuscita ad andare oltre alla contemplazione.