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La casa del desiderio. '77: indiani metropolitani ed altri strani - Pablo Echaurren - copertina
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La casa del desiderio. '77: indiani metropolitani ed altri strani
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La casa del desiderio. '77: indiani metropolitani ed altri strani - Pablo Echaurren - copertina

Descrizione


1977: l'anno del piombo. Mentre la politica va in pezzi, un gruppo di ragazzi dà vita agli indiani metropolitani: rifiuto delle gerarchie, ironia, antidogmatismo, sono i tratti caratteristici del loro effimero, e coloratissimo, passaggio. Nel tentativo di affermare la priorità del desiderio, occupano uno stabile nel centro di Roma. Dalle difficoltà della convivenza, con l'esterno e all'interno, nascono contraddizioni, e disillusioni: l'impossibilità di mettere assieme i cocci delle ideologie, conciliare l'immaginazione con il potere, creare un nuovo modo d'amare.
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Dettagli

2005
1 febbraio 2005
119 p., ill. , Brossura
9788881766338

Voce della critica

Un anno denso e discusso della storia politica italiana, il 1977, visto dalla particolare angolazione di un segmento di movimento, minoritario per vocazione, "particolarmente ozioso", inoperoso, demente, irridente, noto alle cronache dell'epoca come gli "indiani metropolitani". La loro è una storia minore, "con la s mollusca (...) anonima, corale, antiregale" a cui l'autore tenta di dare oggi una forma intelligibile partendo da un materiale eterogeneo e frammentario (volantini, lettere, avvisi, manoscritti, scarabocchi, disegni, fanzine...) sopravvissuto in uno scatolone. La sua voce narrante è il tessuto connettivo di quei brandelli, ma il linguaggio, creativo e irriverente, carico di citazioni e a tratti sconnesso, è mimetico con lo stile di allora rivendicando, anche così, la continuità con quel passato, rifiutando cioè "l'elaborazione luttuosa della parte più curiosa e briosa di sé", che la maturità, con annessi saggezza e rimbambimento, per i più porta con sé. Oltre a produrre un'esuberante elaborazione teorica fatta di pochi precetti - "esula dalla regula, qualunque essa sia, semper" - e molti rifiuti, che spaziano dai deodoranti al lavoro regolato, garantito e sindacalizzato, al Pci che predica austerità, gli indiani metropolitani agiscono. Stanno nel movimento in modo defilato, fuori dalle strutture; contestano Luciano Lama alla Sapienza; alcuni lavorano nella redazione di "Lotta Continua", ma per quel loro "cazzeggiare a bischero sciolto" la sintonia con i capi della disciolta organizzazione non è delle migliori. Fanno poi un giornale (oask?!) che si pone "contro l'impaginazione al potere", contro cioè le omologanti gabbie espressive sia della grafica sia dell'ortografia; e infine occupano uno stabile, forse del Vanvitelli, "quindici stanze per quindici istanze di libertà", cioè tre piani con attico e due terrazze a pochi metri da piazza Navona. Buona parte del materiale d'epoca è circolato per quella casa. L'esigenza di ricordare, di ricomporre gli "incerti lacerti", nasce in parte dal fatto che i giornali hanno poi ridotto gli eventi "a due o tre personaggi di parata che se la suonano e se la cantano", ma ancor più forse dal bisogno di tener fede al ritaglio anonimo riesumato da quella casa del desiderio: "Non tollereremo che esista uno storico che, (...) offrendo i suoi servizi alla lingua del potere, ricostruisca i fatti innescandosi sul nostro silenzio". Un tono inaspettato per gente che pareva prendersi così poco sul serio e la convinzione che solo quella fatta dall'interno possa essere una ricostruzione onesta e veritiera.

Tiziana Magone

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Conosci l'autore

Pablo Echaurren

Pablo Echaurren, pittore e illustratore, è nato nel 1951 a Roma, dove vive e lavora. Ha realizzato numerosi fumetti d’avanguardia, come Caffeina d’Europa, Nivola vola, Futurismo contro, Vita disegnata di Dino Campana, Vita di Pound, Dada con le Zecche, nonché manifesti, collages, ceramiche. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Compagni, Bollati Boringhieri, Torino 1998; Controcultura in Italia, 1966-1977: viaggio nell’underground, Bollati Boringhieri, Torino 1999; Il suicidio dell’arte: da Duchamp agli sciampisti, Editori Riuniti, Roma 2001.

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