Cartwheel

Will Anderson crede nel vero amore, sia come concetto che come catalizzatore, aspirazione e ispirazione. Nei suoi 34 anni di vita, il fondatore e architetto di Hotline TNT ha trovato questo amore più volte, ogni volta richiedendo un enorme impegno, come un trasferimento da un paese all'altro. È un modo speranzoso e vulnerabile di esistere, un modo per assicurarsi il massimo dei lividi durante la caduta della rottura, e finora per Anderson è sempre finita così. Chitarre celestiali che si immergono in nebbie fluorescenti di distorsione, una batteria esplosiva che batte come se cercasse di fuggire da una scatola di cemento e voci mielose che cercano di elevarsi al di sopra del caos in una mimesi fedele alla vita. Questa tensione è il cervello, il sangue e il cuore pulsante di “Cartwheel”, il secondo LP degli Hotline TNT e un testamento infinitamente romantico frutto della ricerca pluridecennale di fissare un suono incalzante che da tempo ha in testa, con una febbrile ondata di revivalismo shoegaze.