Cartoline dalla fine del mondo. La serie di Radeschi. Vol. 6

non mi è piaciuto tanto, è un giallo scorrevole, anche gradevole, però manca qualcosa, nel complesso lo trovo troppo veloce per i miei gusti, inoltre trovo che ripeta troppe volte cose inutili e anche poco interessanti come i sigari che vengono masticati in continuazione dal commissario e invece sorvoli su altri aspetti che potrebbero essere approfonditi. insomma visti i giudizi positivi degli altri lettori mi aspettavo di più.

Paolo Roversi si conferma in questo romanzo, un grande autore. La sua capacità di far vivere i personaggi va ben oltre il thriller e la trama. Enrico Radeschi, il protagonista, è un giornalista di nera, grande esperto di informatica. Per diversi anni è stato costretto a nascondersi, cancellare addirittura la propria identità, ma ora è tornato. La sua presenza e le sue capacità sono infatti necessarie per battere un terribile serial killer che, come lui, è un mago del computer, ma che usa le sue abilità per compiere delitti spaventosi. Il Mamba nero, così si firma, uccide in pubblico, in modo efferato ed immaginifico, ma non solo : mette in rete la morte delle sue vittime fino a farla diventare virale. Diabolicamente, sa usare la parte oscura della rete, navigare in incognito mediante Tor e far perdere le sue tracce in modo repentino e completo. Radeschi, però, non è tipo da arrendersi. Tornato a Milano, riprende possesso del suo mitico scooter, Giallone e, parzialmente, della sua casa, che trova occupata da una vivace cuginetta. E poi c'è Darla, la giornalista dal nome strano che ha preso il suo posto. E c'è un'industria all'avanguardia che progetta droni e molto di più. La vicenda si dipana in una Milano suggestiva, dura e violenta, ma anche ricca e piena di vita. Il lettore rimane col fiato sospeso nel seguire Radeschi e la sua indagine. Davvero un ottimo libro.