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Descrizione


Monsignor Gaspare Cerati fu a lungo Provveditore dell'Università di Pisa (1733-69) ed anche per tale motivo ebbe intensi rapporti con Celestino Galiani (suo collega per l'ateneo napoletano) e, attraverso di questi, con il nipote Ferdinando e ciò già a partire dalla fine degli anni Quaranta e quindi in tempi precedenti la composizione e la stampa del suo celeberrimo e precocissimo capolavoro, il Della Moneta. Lo scambio epistolare, intercorso per quasi un decennio (1749-1758), tra il giovane studioso meridionale e il più attempato funzionario granducale appare quanto mai interessante e rimanda a motivi di natura prevalentemente economica e al frequentatissimo dibattito in tema di fisiocrazia e di commercio internazionale. Tuttavia i temi presenti in queste lettere non si esauriscono in questa esclusiva dimensione: a esempio, una lunga e affascinante lettera del Galiani è dedicata alla descrizione dei recenti ritrovamenti della Villa dei Pisoni a Ercolano e quindi alla descrizione della metodologia esperita dal Padre Piaggio per lo svolgimento dei papiri carbonizzati ritrovati appunto in tale sito.
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Dettagli

2009
29 ottobre 2009
164 p., Brossura
9788870885477

Conosci l'autore

Ferdinando Galiani

(Chieti 1728 - Napoli 1787) letterato ed economista italiano. Educato a Napoli, nel 1751 s’impose all’attenzione degli studiosi d’economia con la pubblicazione del trattato Della moneta. Dal 1759 al 1769 visse a Parigi con l’incarico di segretario dell’ambasciata napoletana. In questi anni entrò in contatto con gli ambienti illuministici, divenendo amico di Diderot, e scrisse, in lingua francese, l’altro suo principale saggio di economia, i Dialoghi sul commercio dei grani (Dialogues sur le commerce des bleds, 1770), di indirizzo antifisiocratico: vi sosteneva che l’applicazione delle teorie liberiste doveva commisurarsi alle condizioni oggettive dell’economia dei singoli paesi. Tornato a Napoli, continuò i suoi studi e collaborò forse con G.B. Lorenzi alla stesura del libretto per l’opera...

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