Carne da demolizione

Obbligato a leggerlo per motivi geografici sono però rimasto piuttosto (molto) deluso. Racconta un'esperienza di vita (dello scrittore), interessante e forse piena di significato per chi la scrive ma desolatamente insignificante per chi la legge, anche perché il contenitore appare insufficiente ed inadeguato. La narrativa, soprattutto nella prima parte, è farraginosa, densa di locuzioni, avverbi ed aggettivi che appesantiscono la lettura. L'inizio, duole dirlo, è semplicemente scritto male. Sarà solo una impressione, ma è la mia impressione. Migliora nella narrativa nella parte centrale, ma il contenuto non arriva comunque. Le divagazioni sulla palestra sono tediose ed inutili, i personaggi non sono ben caratterizzati e sembrano tutti uguali, il significato ultimo dell'opera resta poi misterioso. Si apprezza senz'altro l'impegno, la partecipazione emotiva dell'autore (personalmente mi è piaciuto capire il funzionamente di un macello), la voglia di raccontare, ed è solo per questo che ho dato 2 al posto di 1. Ho lasciato a metà libri assai migliori, questo l'ho terminato per dovere di conterraneità. Sardo l'autore, sardo io.