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Carmina - Francesco Berni,Baldassarre Castiglione,Giovanni Della Casa - copertina
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Carmina - Francesco Berni,Baldassarre Castiglione,Giovanni Della Casa - copertina

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1 gennaio 1995
136 p.
9788885323186

Conosci l'autore

Francesco Berni

(Lamporecchio in val di Nievole, Pistoia, 1497 ca - Firenze 1535) poeta italiano. Figlio di un notaio, studiò a Firenze e nel 1517 si recò a Roma presso il cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena (suo lontano parente), alla morte del quale, nel 1520, passò al servizio del nipote Angelo Dovizi. Nel 1522, con l’elezione di Adriano VI, contro il quale B. aveva lanciato strali feroci, dovette lasciare Roma; fu ancora al servizio di Giovan Matteo Giberti e, nel 1532, del cardinale Ippolito de’ Medici a Firenze, dove, coinvolto in intrighi di corte, morì forse avvelenato. Compongono la non amplissima opera di B.: Carmina in latino, convenzionali e tutt’altro che «berneschi», rime d’occasione, sonetti di diverso argomento, scherzi scenici come La Catrina (scritta verso il 1516 e pubblicata postuma...

(Mugello?, Firenze, 1503 - Roma 1556) scrittore italiano. Formatosi a Firenze e a Bologna, legatosi d’amicizia con Bembo a Padova (1527), nel 1529 tornò a Roma, dove poi, dal 1537, iniziò la carriera ecclesiastica. Nunzio apostolico a Venezia (1544-49), scrisse due famose orazioni: una per convincere i veneziani a una lega contro Carlo V, l’altra per indurre l’imperatore a riconsegnare alla chiesa Piacenza. Durante il papato di Giulio III, si ritirò nel trevigiano (1553-55). Con l’elezione di Paolo IV tornò a Roma e divenne segretario di stato. Amico di Berni e di Firenzuola nel primo periodo romano, scrisse 5 capitoli berneschi di argomento osceno. Più importanti le altre opere: oltre alle orazioni, alcune eleganti scritture in latino, un ricco epistolario familiare e diplomatico e soprattutto...

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