Cara sorella
di Andrés Trapiello
Maximo Fernàndez-Leal è sempre stato una persona seria e introspettiva, estroverso al punto giusto con gli altri e rigorosamente riservato con se stesso. Un ingegnere civile, un giovane professionista dall'esistenza tranquilla e abitudinaria, e nient'affatto male: un buon lavoro, una bella famiglia, una moglie meravigliosa, due figli sani, felici. Eppure la vita di Max è diventata da qualche tempo un dramma. Proprio quando era più convinto di amare sua moglie è apparsa... un'altra. Sua sorella. Tutto ha avuto inizio a Constanza, l'antica città coloniale dove Max si era spinto da Madrid con nella tasca un buon contratto per la costruzione del ponte della Quebrada, e che Claudia, sua sorella, aveva raggiunto durante un'occasionale gita in compagnia delle sue più care amiche. Sarà stata colpa delle charangas, del ritmo ammaliante della loro musica, o dell'euforia per averla fatta franca dopo essere stato sequestrato e rilasciato nel quartiere malfamato del Trago Alto. Fatto sta che in una sera ebbra di alcol e felicità Max è finito a letto insieme con Claudia. Sulle prime nulla è mutato, ma col trascorrere del tempo, tuttavia, quella notte all'hotel di Constanza si è rivelata l'inizio di incessanti sotterfugi e incontri clandestini. Romanzo che indaga con raffinata persuasione il limite invalicabile tra il bene e il male, Cara sorella narra di un'altra versione dell'amore dove l'innocenza del desiderio riesce a non soccombere alla morale condivisa.)
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