Canzoni napoletane

L’origine della canzone napoletana risale al Rinascimento, quando il dialetto partenopeo divenne la lingua ufficiale del Regno Borbonico. Numerosi musicisti iniziarono a comporre farse e ballate di ispirazione popolare.
Il Seicento e il Settecento videro un deciso incremento di questa usanza,diventata quotidiana nell’incontro tra cantanti dilettanti e semplici attori di teatro.
Nell’Ottocento la nascita dei primi negozi musicali e di nuove case editrici sancirono il successo di tale attività. La passione per il bel canto, unita ad un’interpretazione che raggiunse alti valori espressivi, influenzò il carattere dei brani, che si presentano tuttora molto piacevoli ed orecchiabili.
Nelle trascrizioni proposte incontriamo le arie dolci e spensierate di Santa Lucia, O sole mio e Te voglio bene assai, le melodie struggenti ed appassionate di Core ’ngrato e Torna a Surriento; molto scorrevoli sono i motivi di Maria Mari, I te vurria vasà e A vucchella, vivace è Funiculì funiculà, mentre in Comme facette mammeta emergono i caratteri tipici di una ritmica tipica e spensierata.