Candida Soror

,E' raro imbattersi in opere di saggistica che abbiano il doppio pregio dell'informazione puntuale, frutto di studio attento, e della piacevolezza del racconto agile. In questo testo troviamo entrambe le qualità per mano della brava Maria Santini. Una biografia, questa di Mariù Pascoli, che riguarda la "Candida Soror" dell'epitaffio nella cappellina di Castelvecchio, in specie relativa ai quarantuno anni che sopravvisse al fratello. Tutta la "parte quinta" del libro ci rivela che, così come Mariù godeva della luce riflessa del grande poeta in vita, dopo Giovanni, nello stesso modo, la stella che la illuminò fino alla morte fu sempre la personalità del fratello e l'opera sua che lei seppe degnamente conservare e valorizzare. Maria Santini, col rispetto dovuto ai protagonisti e nella considerazione oggettiva delle conseguenze negative che connotarono la vita di quei fratelli Pascoli, dei dieci, che raggiunsero la maturità, dopo l'assassinio del padre e la conseguente prematura scomparsa della mamma, non indulge però a tacere sulle debolezze e fisime caratteriali in particolare di Giovanni e Mariù. Il rapporto spesso scostante con estranei e parenti è rilevato senza attenuanti. Quello morboso invece fra Giovanni, Mariù e l'altra sorella Ida è forse minimizzato rispetto alle "dicerie" sul caso. In realtà nessuno potrà mai sciogliere quel nodo, perché gli scritti dei protagonisti non sono di per sé decisivi, almeno quelli che ci sono stati conservati da Mariù. Nell'opera del Pascoli, poi, la stessa esclude che si possano trovare poesie "d'amore personale"... Poco c'interessa, in fondo, di eventuali amori incestuosi fra personaggi che, come uomini e donne, non furono certo "ideali". Ci basta comprendere in quale terreno di coltura si sia sviluppata la grande poesia di Giovanni Pascoli, e se il ruolo della sorella Mariù fu veramente quello de' "l'edera intrecciata al tronco e, insieme, il tronco che sosteneva l'edera". Un libro d'intrattenimento erudito che conviene leggere e tenere fra quelli nostri più cari.

Accuratissima, quasi puntigliosa la ricostruzione della vita della famiglia Pascoli mettendo in risalto l'umanità e l'intelligenza della adorata Mariù. Consigliabile non solo agli appassionati del poeta, ma a tutti coloro che vogliono "rivivere" un periodo della nostra storia. E' anche intrigante come un libro giallo, nello stile proprio della Santini, bravissima ricercatrice.

Ricostruzione storica di eccezionale valore, derivata da un accurato studio filologico oltre che dalle ricerche che immagino intense. Libro che sorprende, anche perchè dalle antologie scolastiche di Mariù si apprende poco e nulla, e quel poco assai distorto rispetto a quanto emerge. In qualche modo viene rivalutata la figura di Mariù (che sembra assai intelligente...) ma non solo, viene rivalutata anche la figura del Pascoli stesso. Testo affascinante oltre che interessante.