California. La fine del sogno

Questa volta il bravo Francesco Costa ci porta nello Stato che spesso rappresenta ai nostri occhi l'intero immaginario degli Stati Uniti, svelandone invece dei lati molto poco "da sogno americano". Insieme alle big tech della Silicon Valley, delle star di Hollywood e dei paesaggi mozzafiato, la California ha un rovescio della medaglia fatto di sempre più homeless, tossicodipendenza, violenza, incendi devastanti, frutto di un capitalismo spietato, leggi fatte solo per mantenere pregiudizi e incapacità di prendere decisioni lungimiranti, in campo sociale e ambientale. Una situazione al limite della catastrofe, ma soprattutto un presagio di quello che anche altri Stati dell'Unione se non addirittura gli Stati Europei potrebbero diventare. Mi è mancato un pizzico di ottimismo, di cui Costa non sembra mai essere a corto, e mi è rimasta molta amarezza.

Francesco Costa è sempre una garanzia quando si vuole approfondire un argomento senza annoiarsi. Questo libro in particolare offre uno sguardo sulla California, e sugli Stati Uniti in generale, che sorprenderà qualsiasi lettore, anche chi come me negli USA e in California ci è stato più volte da turista, cosa che ti fa intuire le enormi contraddizioni americane ma che non ti permette di conoscere realmente certe situazioni brillantemente descritte nel libro.

Bisogna riconoscere il merito di Costa di far luce sulle contraddizioni insite della California ma sullo stile di scrittura si notano delle lacune. Il libro ricorda un long form più che un saggio, alcuni passaggi sono scritti in modo molto piatto, semplice. Certo il contesto è sempre complesso ma, quando all'interno di un libro si legge "scoppiettante, fracassone, resilienza, entusiasmo dissacrante, deriva securitaria, nomignolo" forse c'è qualcosa da rivedere. Libro di facile e rapida lettura.