La cacciatrice

Mi è piaciuto molto, non l' ho trovato noioso e mi è piaciuto il modo in cui è scritto. Tra quelli che ho letto della stessa scrittrice probabilmente è quello che mi è piaciuto di più infatti l' ho letto in 2 giorni praticamente!

La trama è abbastanza intrigante, ma diluita in un numero eccessivo di pagine che oscillano continuamente fra passato e presente, struttura alla lunga noiosa. I personaggi sono poi alquanto stereotipati e sempre uguali a se stessi per cui troviamo la ragazza americana con la fissazione della fotografia intenta a non far altro che scattare istantanee anche quando la nazista scoperta le punta una pistola contro, la ex-aviatrice russa di cui fino alla noia viene ricordata l’origine siberiana che evidentemente le consente di esprimersi come un carrettiere e comportarsi come una sorta di selvaggio incivile, il giornalista inglese elegante e raffinato anche se spietato nella ricerca, il suo amico americano in quanto tale uomo di mondo dal fascino derivatogli da un miscuglio etnico familiare , solo per citare i protagonisti. Nonostante questo, comunque la curiosità alimentata da una suspense costruita con discreto mestiere porta il lettore fino alla conclusione, merito anche dell’interesse che quelle vicende storiche tuttora suscitano pur a distanza di molti anni.

Anche in questo libro l'autrice ci racconta storie di donne in modo avvincente. Un altro libro poco noto che meriterebbe gli elogi della critica ma a cui si arriva solo con passa parola. Da leggere!