Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Breviario di italiano. 18 punti per salvare la nostra lingua - Lucio D'Arcangelo - copertina
Breviario di italiano. 18 punti per salvare la nostra lingua - Lucio D'Arcangelo - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 2 liste dei desideri
Breviario di italiano. 18 punti per salvare la nostra lingua
Disponibile in 5 giorni lavorativi
6,65 €
-5% 7,00 €
6,65 € 7,00 € -5%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,65 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Lallystore
7,70 € + 3,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Emozioni Media Store
6,60 € + 5,75 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
7,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
7,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,65 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Lallystore
7,70 € + 3,99 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Emozioni Media Store
6,60 € + 5,75 € Spedizione
disponibile in 3 giorni lavorativi disponibile in 3 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
7,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
7,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Breviario di italiano. 18 punti per salvare la nostra lingua - Lucio D'Arcangelo - copertina

Descrizione


L'italiano ha rappresentato, e seguita a rappresentare, il cemento unitario del Paese. Ne era ben conscio Vincenzo Monti, quando scriveva: "La lingua è l'unico legame di unione che l'impeto dei secoli e della fortuna, né i nostri errori medesimi non hanno ancor potuto disciogliere: l'unico tratto di fisionomia che ci conservi l'aspetto d'una ancor viva e sana famiglia." Ma in questi ultimi anni la nostra lingua ha risentito in modo evidente della nuova congiuntura storica. Da un lato la globalizzazione e dall'altro il regionalismo ne hanno messo a dura prova la tenuta. La latitanza delle classi dirigenti e l'indifferenza di molti italiani hanno fatto il resto. Alcuni dicono che bisogna lasciare la lingua al suo corso. Ma in realtà, apertamente o no, le decisioni linguistiche sono prese comunque e dovunque, nel mondo politico, in quello economico e nei media, per contribuire ad una migliore comprensione fra i cittadini o, al contrario, per dividerli. L'alternativa non è tra intervento e non intervento, ma tra una politica dichiarata (overt policy) ed una non dichiarata (covert policy).
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2009
1 gennaio 2009
64 p., Brossura
9788889756706

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Renzo Montagnoli
Recensioni: 5/5

Non posso fare a meno di concordare con Lucio D’Arcangelo sui pericoli che sta correndo la nostra lingua, in una evoluzione che assomiglia però più a un imbarbarimento che a un naturale ed equilibrato progresso. E’ in quest’ottica che l’autore ha scritto questo breve testo, che ha chiamato Breviaro d’italiano, sottotitolato “18 punti per salvare la nostra lingua”. Esagerazioni, timori infondati? Assolutamente no, perché purtroppo è sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto di chi ama il proprio paese e la propria lingua che è in atto una progressiva spersonalizzazione che ne fa perdere i caratteri basilari, dando luogo a un linguaggio sgrammaticato, con un abuso ingiustificato di anglicismi. In particolare, l’inglese è diventato una sorta di latinorum, di pessimo gusto, adatto a tutti gli usi e le occasioni. Ed ecco che si scopre che sono circa 6.000 gli anglicismi in uso nella nostra lingua, quasi sempre del tutto inutili, perché vanno a sostituire termini già esistenti. Che senso ha ricorrere al vocabolo share quando già, assai più comprensibile nel significato, abbiamo il termine quota? E perché, per una momentanea sosta nel lavoro, non diciamo più “facciamo una pausa”, ma quasi ci ingrassiamo a dire “facciamo un break”? E come sta sparendo nell’uso comune il congiuntivo, incorrendo peraltro in grossolani errori, questo popolo di santi, di navigatori e di storpiatori di parole si è inventato anche dei neologismi in sostituzione di termini da sempre usati, forse per gratificare di ben altra considerazione attività che restano sempre del tutto manuali, ma più che necessarie e dignitose. Del resto, di pari passo con lo svilimento della lingua si nota una sfilacciatura dell’unità nazionale, non più cementata da un idioma comune. “Ahi serva Italia, di dolore ostello”, giusta invocazione di Dante, ma questa volta gli italiani non sono servi d’altri, ma di se stessi, bambini non cresciuti che scimmiottano i grandi.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore