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Breve storia del cinema comico in Italia - Enrico Giacovelli - copertina
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Breve storia del cinema comico in Italia
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Breve storia del cinema comico in Italia - Enrico Giacovelli - copertina

Descrizione


Il libro è una ricostruzione di un genere di grande fortuna nel nostro Paese, dagli ultimi anni dell'Ottocento alla grande stagione della commedia all'italiana, fino al "Caimano" di Nanni Moretti. Ogni capitolo è chiuso da un box che riepiloga, anno per anno, i principali avvenimenti della politica, della cultura, della società. Attraverso la storia del cinema comico è infatti possibile ripercorrere 100 anni di storia italiana.
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Dettagli

2
2006
1 gennaio 2006
272 p., Brossura
9788871805955

Voce della critica

Torna in libreria, in edizione aggiornata e arricchita, la bella monografia di Giacovelli sul cinema comico italiano, sorprendendo il lettore sin dalla copertina, che ospita il manifesto dell'ultimo film di Nanni Moretti. Considerare Il caimano un film comico sarebbe certamente una scelta discutibile se l'autore, nella premessa, non chiarisse l'approccio generale della sua ricerca storico-critica. "Il comico non è soltanto un genere, è anche uno stile: può far capolino in qualunque genere e in qualunque film, così come faceva capolino ogni tanto nelle più truci tragedie di Shakespeare e nei più cupi melodrammi di Verdi". E ancora: "Non troverete in questa breve storia del cinema comico italiano i numerosi film drammatici, o gialli, o dell'orrore, in cui vi sono qua e là dei momenti comici; ma soltanto quei film in cui far ridere o sorridere appaia l'intento predominante". Il comico, dunque, secondo Giacovelli, è un atteggiamento nei confronti della realtà, una realtà non di rado amara e problematica che lo sguardo del regista rappresenta con ironia e disincanto senza necessariamente giungere al suo tradimento.
La lettura del libro diventa così un autentico viaggio nella storia del cinema italiano, dalle origini ai giorni nostri, ripercorrendone molte delle tappe fondamentali e ricostruendo il percorso artistico di tanti, straordinari artisti che hanno saputo dar vita a maschere comiche che, dietro al riso, hanno sempre trovato un posto anche per il pianto. L'avventura inizia con le comiche del periodo muto e si concentra, in particolare, sulla figura del francese André Deed, messo sotto contratto dalla torinese Itala Film di Giovanni Pastrone e creatore del personaggio di Cretinetti, la cui fama crebbe a dismisura nel corso degli anni dieci diventando il comico per antonomasia. Gli anni del fascismo vedono invece il debutto cinematografico di molti attori provenienti dal varietà, come Renato Rascel ed Erminio Macario che, nonostante la censura, seppero lucidamente oltrepassare i limiti di un "cinema innocuo" imposto dal regime. Nel dopoguerra si assiste invece alla nascita del neorealismo e della sua declinazione leggera nota agli storici come "neorealismo rosa". Sono questi gli anni in cui esplode il fenomeno Totò, ma anche il talento non comune di un attore come Peppino De Filippo. Il periodo del boom vede invece la nascita della cosiddetta commedia all'italiana, che laureò grandi comici come Alberto Sordi e che seppe combinare con successo farsa e tragedia, rappresentando il presente e rileggendo il passato con straordinaria coscienza critica.
Di particolare interesse è poi l'ultimo capitolo, dedicato agli ultimi venticinque anni del nostro cinema, cui Giacovelli ha rimesso mano per questa nuova edizione. In queste pagine incontriamo, quasi senza soluzione di continuità, Nanni Moretti e Gabriele Muccino, Sabrina Guzzanti e Paolo Sorrentino, a dimostrazione di quanto sia stata importante e, per certi aspetti, determinante per tutti la lezione della commedia degli anni sessanta. Il libro si legge d'un fiato, grazie anche alla piacevole scrittura dell'autore, che ha scelto di rivolgersi a un vasto pubblico e non soltanto agli addetti ai lavori.
  Stefano Boni

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