La breva

Non di solo vento vive questo accattivante libro di lago e libro del lago-il Lario. Il vento v'ha parte rilevante - certo- e come diversamente potrebbe essere se e' vero,come dice il vecchio Franco,che i venti del lago son ben 33,puntigliosamente indicati!! E diversamente non potrebbe essere, il vento essendo l'anima folletta di questo lago incantato- un folletto dispettoso,arrogante, crudo e cattivo ma anche buono,operoso,gran lavoratore,refrigerante e accarezzante,sonoro, irridente e ridente. E ridono i racconti di Chiappori,d'un riso soave e genuino- a narrar delle genti del lago, or alle prese con le sue onde imprevedibili,or impegnati al remo per sfuggir all'inseguimento della guardia di Finanza,or tratteggiati nella malinconia per l'ultimo comballo ormai sfinito, or visionari di battelli fantasma,or gabellati dal peripatetico venditor- milanese!- di paesaggi lacustri abilmente falsificati. Or remiganti verso l'orrida villa del fantasma del Negromante,a perigliarsi di scacchi e di inquietanti letture cabbalistiche. Racconti lievi,sereni e birbanti come il vento proteiforme che li pervade,scritti con lingua di viva modestia,bella ed essenziale come l'abito della festa delle moncecchine.

Libro che lascia trapassare i profumi del lago ma anche i profumi della gente che si specchia, con la propria vita, nelle acque del Lario. Lettura molto scorrevole e intensa