Borgo Sud

La scrittura della Di Pietrantonio è superba ma per quanto riguarda la trama, credo sia stato un romanzo forzato. Ce n'era davvero bisogno?

Non mi ha conquistata! Troppo breve, troppo accennato. Per carità si legge ma non mi ha coinvolto

Dopo "L'arminuta", ritrovare in "BORGO SUD" oltre alla penna di Donatella, certi scenari e personaggi presenti nel primo romanzo, è stato proprio come fare un tuffo nel passato; anche se per me un passato distante a livello temporale e ambientale. ● "L'arminuta" e sua sorella Adriana sono ora due donne, con il loro passato e il loro bagaglio sulle spalle. Diverse nel carattere e nel modo di vivere, accumunate da due grandi amori che ci faranno scoprire lentamente attraverso queste righe, insieme ai loro scheletri nell'armadio. ● Due anime legate dallo stesso sangue che scorre nelle loro vene, che si rincorrono , si sfuggono e si riavvicinano. Un rapporto di parole non dette, ma anche di situazioni dove poche battute raccontano tanto, raccontano di un volersi bene taciuto da sempre, mai espresso. È proprio questa la capacità di Donatella, saper creare situazioni reali e vive, complesse, e sentirle su di noi come se fossimo i protagonisti, tutto questo con poche parole. ● Uno stile forte, diretto, a volte "crudo" nei sentimenti e nella narrazione. "L'arminuta" e "Borgo sud", due libri che ti entrano dentro come uno tsunami portandoci nelle famiglie numerose e nella povertà caratterizzata da poco studio e tanto lavoro, il dialetto, il paese, le piccole cose, nel primo; E nel cambiamento, nella crescita, nelle credenze, nelle radici che a volte ci tengono strette a sé per sempre, nel secondo.