L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Tutto lo sdilinquimento di Feltri per un direttore di giornale, Ottone, che inventa errori sul congiuntivo a fini asseritamente educativi o sulla esibita maleducazione della Fallaci, sembra un retorico omaggio a persone che facevano di tutto per sembrare personaggi. Lo stile è elementare. Da Feltri, gran giornalista, era lecito attendersi qualcosa di più di questo libro noiosetto. Borghese si, ma lo spettinato è solo nel titolo.
Un libro piacevole ricco di simpatici episodi direttamente raccontati da uno dei giornalisti italiani migliori di sempre
“Un libro che è un po’ autobiografia, un po’ manuale di scrittura, un po’ storia del giornalismo italiano” Così viene definito il libro “Il Borghese” nella rivista “Grazia”. Vittorio Feltri decide infatti di far rivivere al lettore i momenti cruciali della sua vita ponendo sotto la luce dei riflettori il Lavoro e la sua carriera. Inizia a lavorare a 12 anni come fattorino del bar/latteria di famiglia che precedentemente veniva portato avanti solo dalla madre vedova. Ma cosa ha portato un bambino a fare di sé il capostipite del giornalismo italiano? I punti fondamentali della sua vita sono sempre stati il lavoro e il denaro, non sopportava l’idea di trovarsi con le tasche vuote infatti scrive “detestavo la miseria e mi ero messo in testa di diventare autonomo”. Innanzitutto cita sua zia Tina, colei che coltiverà lo spirito da giornalista e cronista che lo caratterizza. L'autore poi, decide di soffermarsi sul personaggio di monsignor Angelo Meli, detto “il pretino”, che lo ha istruito nella biblioteca di Bergamo, sua città natale. Successivamente torna sulle orme della sua esperienza professionale parlando dei suoi maestri e sostenitori come Oriana Fallaci, Eugenio Montale, Enzo Biagi e dei suoi nemici di penna come Giorgio Bocca. Di tutti ne fa trasparire il carattere, lo stile di vita, il ruolo che coprono nella società e il rapporto che ha con loro e li coinvolge in alcuni aneddoti gustosi e divertenti utilizzando la sua ironia e schiettezza, quest'ultima caratterizza lo stile del libro e rende ogni singola frase chiara e incisiva.Infine tra gli episodi esilaranti e peccaminosi durante le ore di lavoro e i ritratti dei politici da lui conosciuti, possiamo trovare il lato tenero del protagonista; un uomo che mette il suo cuore a nudo davanti al lettore, che nonostante la fissazione per il lavoro, la morte del padre e della prima moglie con cui condivideva due gemelle è riuscito a trovare un’altra donna con la quale affermare la sua vita sentimentale e professionale.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore