La bomba

Dopo aver letto "L'uomo di Mosca" e "Una giostra di duci e paladini", sembra fin troppo facile dire che Cassani abbia voluto chiudere "col botto" la sua trilogia di esordio narrativo. Ma in realtà la battuta non è così impertinente, se è vero che l'autore riesce a raccontarci, anche questa volta tessendo una riuscita trama gialla letteralmente ad orologeria, come l'esercizio della politica possa diventare estremo, alle prese coi poteri forti (occulti o meno) e il risentimento sociale, e di quanto coraggio e intelligenza ci sia bisogno per tentare di evitare la disintegrazione di ogni possibilità di governo democratico della nostra collettività.

La Bomba è un romanzo giallo emozionante; mi ha talmente coinvolto fin dall'inizio che ho finito di leggerlo in pochi giorni. L'ambientazione del romanzo rispecchia l'esperienza dell'autore nell'amministrazione pubblica ed è curioso capire quale sono le vicissitudini lavorative e politiche in questo settore. È una lettura consigliata per gli amanti dei gialli, ma anche per riflettere sulle problematiche dei tempi moderni.

Ingredienti: la pacifica e sonnolenta città di Ravenna minacciata da una bomba, una sindaca figlia di immigrati presa di mira da lettere anonime, un professore-segretario di partito come sua guida spirituale e detective, un conto alla rovescia scandito da interessi di multinazionali, mafia albanese, rivalità politiche e...romanzi di Houellebecq. Consigliato: a chi è contro il “sistema” pur invidiandone i privilegi, a chi nasce per spegnere incendi ed estinguere l’odio.