Il blues del Rottame Vagante

Una tragicomica avventura "on the road" che l'autore ha intrapreso con la moglie Zelda: spassosa e divertente disavventura di un viaggio attraverso gli Stati Uniti di circa un secolo fa eppure così moderni e attuali da far sembrare che il tempo sia trascorso invano. Il taglio è molto diverso da quello delle altre opere di Fitzgerald, è assente quell'incombente senso di sconfitta che pervade quasi sempre i suoi scritti e rimane solo un'affascinante spensieratezza.

La cosa divertente di questo racconto autobiografico, basato su un viaggio realmente compiuto da Fitzgerald e da Zelda dallo stato di New York verso il profondo Sud passando per una decina di stati, è che ci restituisce un'immagine inedita dello scrittore chiaramente radicato nella vita della grande città, ma che si trova alle prese con un mondo a lui estraneo. Fa di tutto per compiere questa avventura "on the road" senza mai sporcarsi le mani e rifiutandosi sistematicamente di apprendere le nozioni basilari della meccanica automobilistica. Alla fine ci riesce, ed è una sorta di trionfo di un Ego smisurato che ha saputo tenere a distanza in ogni modo e ad ogni costo la sporcizia della working class.

Un testo poco conosciuto ma molto brillante. Che dire? Fitzgerald è Fitzgerald. Anche quando parla di un viaggio in auto con la moglie Zelda.