Blatte

Precarietà, ricerca di affermazione e di via di fuga per sfuggire a un destino un po troppo duro, e forse inevitabile, è la storia, o le storie che vengono raccontate in 'Blatte', dell'autore esordiente Lorenzo Coretti che inaugura la collana «underground» dell'Anam Edizioni. Si tratta di una raccolta di racconti brevi che ruotano attorno a Renzo, un trentenne precario costretto a vivere, suo malgrado, a casa con i genitori. Il messaggio è chiaro e rispecchia la situazione di numerosissimi trentenni che non potendosi permettere un mutuo o un affitto a causa degli stipendi troppo bassi e della fortissima precarietà del lavoro sono costretti a ripiegare sui genitori per mantenersi e per 'sopravvivere'. Si tratta dello specchio di una realtà fotografata ogni giorno dai media ma non dallo Stato e dai vari governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni, pronti a battibeccare su leggi elettorali o politica internazionale ma incapaci o forse non curanti dei problemi reali che affliggono la nostra società, come appunto il lavoro e la precarietà di quella che dovrebbe essere la popolazione attiva del Paese, e cioè quella popolazione che va dai 24 ai 45 anni. Il protagonista non chiede la luna, ne sogni impossibili da realizzare, ma solo la normalità, già quella normalità che sembra ormai un'utopia perché spesso a coloro che dovrebbero avere i mezzi per sostenersi da soli è chiuso ogni diritto, specialmente il diritto alla realizzazione e alla speranza, in aperto contrasto con l'articolo 4 della costituzione che recita 'La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società'.