La bestia

Lo definirei un thriller di piacevole lettura; una bella trama che ti trascina negli avvenimenti e ti incuriosisce. Il finale delude un po', sembra scritto di fretta. Non è certamente il romanzo storico che speravo di leggere: il Medioevo aleggia molto timidamente sullo sfondo, peccato.

Primo romanzo che ho letto del 'collettivo' Carmen Mola, La Bestia lascia l'amaro in bocca per quelli che erano i presupposti per una lettura di grande piacevolezza. L'ambientazione storica, lo sfondo delle lotte carliste, la peste, un rapitore serial killer di bambine, il successo mediatico... Tutto lasciava presagire di essere in possesso di un grande romanzo. Le aspettative però, alla fine del racconto, rimangono enormemente deluse. Nel raccontare le vicissitudini della povera giovanissima protagonista Lucia, del giornalista Diego Ruiz e dell' amico poliziotto Donoso, che si intersecano nella ricerca della Bestia, serial killer rapitore di giovani ragazzine (tra cui proprio la sorella di Lucia), al netto di alcuni colpi di scena letteralmente da lasciare senza fiato, il romanzo ha una costruzione troppo banale e consequenziale, troppo lineare ed in alcuni sensi scontata per poter emergere dal mare di romanzi storici di cui siamo continuamente inondati. La parte finale, poi, è estremamente incongruente e davvero troppo forzata ed inverosimile per poter fare in modo da suscitare interesse nel lettore. Anche la caratterizzazione dei personaggi non aiuta: sembra che siano tutti costruiti in funzione dell' inserimento della storia, senza particolare profondità o sfaccettature che ne rendano individuabili le peculiarità. In buona sostanza, un romanzo a malapena discreto, che si salva soprattutto per il coraggio di alcune scelte narrative in alcune porzioni, ma davvero niente di più.

Libro scritto abbastanza bene, uccisioni messe a caso e frettolose, trama forse scontata. Non vale i soldi che costa e tutto il clamore che ha avuto.