Belle anime porche

Mi sono imbattuto in questo libro girovagando tra gli scaffali in libreria..una di quelle scoperte che fai "per caso" mentre cerchi tutt'altro e che ti fanno sorridere quando pensi che cosa ti saresti perso se così non fosse stato. Crudo. Trucido. Porco e sporco come le anime del titolo. Violento e sublime, scanzonato e cupo, improbabile e credibile. Diverte, commuove, disgusta ed eccita. Tutto al tempo stesso. Non per tutti. Ma per tutti coloro che cercano emozioni forti e un narrare serrato che ti trascina dalla prima all'ultima pagina. Bello. 5/5

Francesca Ferrando, "Belle anime porche", Ed. Kowalski, Milano, 2008. Osannato dalla critica, ha venduto un bel po' di copie. E' semplicemente un pessimo romanzo,con buoni risultati commerciali. La storia, a tratti, è assolutamente inverosimile e scopiazza malamente il miglior Quentin Tarantino - soprattutto nelle scene di violenza e di sangue - tra l'altro più volte citato dall'autrice del romanzo. Un'operazione commerciale studiata a tavolino che riprende problematiche adolescenziali quali: la violenza, l'abuso sessuale a danno di minori, l'uso sconsiderato di droghe, il sesso meccanico e senza passione, i falsi miti, lo scontro generazionale senza confronto e senza dialogo, etc..: insomma un fritto misto senza alcun senso letterario! Vale la pena leggerlo per sapere come si scrive un pessimo romanzo. (recensione di Andrea Giostra)

a me personalmente è piaciuto molto, non lo trovo una trovata commerciale, la scrittura scorrevole e volutamente rozza si addice perfettamente al personaggio sbandato e problematico, il linguaggio colorito è quello adolescenziale. Probabilmente non è per tutti( estimatori dei classici alla larga da questo libro, non fa per voi). Tirando le somme lo trovo un buon libro degno di essere letto, forse la bestemmia a pg 258 si poteva evitare...