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scheda di Costa, M. L'Indice del 2000, n. 05
(recensione pubblicata per l'edizione dell'anno 7999)
A settant'anni dalla pubblicazione del romanzo Barbara oder die Fr”mmigkeit dello scrittore austriaco Franz Werfel (1890-1945) esce ora una nuova edizione italiana dell'opera gi… tradotta da Mondadori nel 1958. Barbara, fedele e straordinaria bambinaia, non Š, diversamente da ci• che il titolo potrebbe far supporre, la protagonista del romanzo, ruolo che spetta invece a Ferdinand R., il "signorino" da lei amorevolmente servito e accudito. Tuttavia, pur rivestendo un ruolo di primo piano solamente nella prima delle quattro parti ("frammenti di vita") in cui il romanzo Š suddiviso, Š proprio lei, con la sua grande dedizione e il suo profondo sentimento cristiano, il nume tutelare del protagonista. I ricordi di Ferdinand, trasportano il lettore nel travagliato scenario della fine dell'Impero austriaco. Le esperienze del protagonista - rappresentate da un'infanzia difficile, segnata dalla separazione e poi dalla morte dei genitori, dalla durezza della scuola militare e dal seminario arcivescovile - si inseriscono nel quadro corale dell'Austria dell'epoca: l'irrompere cruento, nella vita del giovane, della prima guerra mondiale (vissuta dall'autore in prima persona e descritta a tinte cupe ed espressionistiche), le riunioni della bohŠme viennese alle quali Ferdinand partecipa, e il passaggio da Impero a Repubblica. Werfel, figlio di un commerciante ebreo, registra il crescente dilagare di un forte risentimento antisemita, preludio all'ascesa del nazismo, e sembra persino anticipare il grande e ancora attuale dibattito sul pregiudizio razziale. Lo sguardo critico dell'autore si sofferma in particolare sui circoli letterari viennesi, frequentati da intellettuali superficiali e assuefatti alle droghe, e osserva l'effetto sobillatore sulle masse popolari dei discorsi demagogici pronunciati dai tribuni della Guardia Rossa rivoluzionaria. Alla fine dell'opera, con la ripresa quasi letterale del capitolo iniziale, emerge una struttura circolare: ritornando alla figura di Barbara, maternamente vicina per tutta la vita a Ferdinand, Werfel ne fa un esempio di elevazione morale, sottraendola alla corruzione del mondo circostante.
Michela Costa
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