Un baobab toccò il cielo dell'Africa

"L’unica cosa che possiamo controllare e condurre è noi stessi […]. Ho capito che chi smette di credere, di agire, diventa schiavo, si indebolisce a tal punto da non avere più la possibilità di scegliere da uomo libero." Esordio dell’autore, ho trovato questo romanzo spiazzante, nel senso positivo del termine. La storia cui Giacomo ha dato vita è particolare, a cavallo tra realtà e misticismo, tra vita quotidiana, sogni, desideri e paure. È un percorso di crescita, che ci porta ad accompagnare Hélène lungo il corso dell’intera vita, ma non è solo di lei che parla il romanzo. Parla di natura e di ciò che le stiamo facendo, parla della difficoltà di crescere, di credere in se stessi, parla di promesse da mantenere e di bisogni da rispettare. L’aura di saggezza che trasuda – dalle parole di alcuni dei personaggi, dalle riflessioni, dallo stile stesso di G. Pozzi – dà profondità al libro, un libro difficile da presentare (ne trovate la descrizione su qualsiasi libreria on line) perché, nonostante qualche ingenuità, cattura e fa riflettere, trattenendo l’attenzione del lettore grazie ai diversi cambi di scena, di protagonisti, di periodi storici e, soprattutto, di sensazioni. Può sembrare strano che io dica questo, ma lo è solo perché non avete letto il romanzo, cosa che vi consiglio di fare.

Devo dire che questa è stata una lettura inaspettata, poiché ero di continuo attratto dal dove mi avrebbe portato l'alone di mistero che avvolge la storia. La trama è ben sviluppata, anche se si capisce che alcuni passaggi sono stati in un certo senso "obbligati" per non sviare da essa e allargarla dove magari non era necessario. Si lascia tanto spazio di comprensione e immaginazione al lettore, e questa è una cosa che apprezzo nei libri. Ovvero non avere tutta la pappa pronta, ma doverci mettere anche del proprio. Lo stile è poetico, a tratti delicato o crudo, ironico e preciso. Molto belle le descrizioni, che ti fanno immaginare i luoghi descritti come se ce li si trovasse di fronte. In conclusione, ottimo esordio. Non vedo l'ora di leggere il prossimo libro!

Un libro sospeso nel tempo , una storia a tratti avventurosa , piena di colpi di scena, di vita che muta, evolve e si trasforma. Un viaggio emotivo importantissimo per la protagonista che nonostante tutto, sceglie la via del cuore e dell'amore puro. Il linguaggio è veloce, giovane ma carico di sfumature e dettagli che sanno cogliere l'essenza del ciclo naturale della vita, fatto di nascita e di morte, quella morte che tutti sfuggiamo, ma che per Helene, la protagonista, diventa un momento di estasi totale che la ricongiunge alla terra, a quella terra che tanto le ha dato, ma che anche tanto le ha tolto , ma che sicuramente l'ha resa più consapevole, più donna, ma soprattutto che l'ha resa madre . Ho letto il libro in soli due giorni perché sa catturarti, sa tenerti agganciata alla storia e riesce ad entrarti dentro come una lama tagliente per la crudezza di alcuni passaggi ,che paradossalmente finiscono per essere il seme di una nuova vita. Consiglio vivamente!