La banda della Magliana

A partire dagli anni settanta e sino ai primi novanta, a Roma, prende forma una organizzazione criminale di stampo mafioso che unificava sotto di se la frastagliata realtà criminosa operante dei dintorni della capitale; una realtà che negli anni avrebbe allungato le sue propaggini fin oltre l’oceano. La banda della Magliana, il cui nome richiama il quartiere d’origine di alcuni suoi fondatori, si è adoperata nel settore dello spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, omicidi, corruzione, sequestri di persona. Ed è proprio con il sequestro del duca Massimiliano Grazioli Lante della Rovere che si apre questa novella grafica, figlia di una interpretazione “filtrata attraverso gli occhi” dei suoi sceneggiatori; divisa in 9 capitoli che iniziano o terminano nel sangue, questo elaborato riporta in maniera discontinua alcuni momenti salienti della storia della Banda, sottolineando inequivocabilmente la sua anima spietata e sanguinaria, implacabile con i concorrenti quanto con gli “infami”. Uno spaccato di storia contemporanea la cui introduzione è lasciata alla penna del magistrato De Cataldo, noto anche per lavori quali: Romanzo Criminale e Suburra.