La ballata della Città Eterna

Un romanzo d'altri tempi, di stampo avventuroso in un contesto storico un po' semplificato. Personaggi delineati in maniera abbastanza bidimensionale ma in un intreccio ben concatenato pur con frequenti cadute dal taglio melodrammatico e adolescenziale. Nulla di indimenticabile ma si legge in un fiato.

La vicenda raccontata in questo romanzo storico si svolge da marzo a settembre del 1870, una tappa fondamentale nel percorso di unificazione del nostro Paese. I coprotagonisti sono diversi e hanno gli stessi tratti caratteriali. Sono, infatti, personaggi dai modi bruschi, che sembrano incapaci di provare sentimenti e che devono adattarsi a qualunque situazione la vita metta loro di fronte. Le cose che non sono riuscita ad apprezzare sono due: i comportamenti paradossali durante la battaglia a Porta Pia, decisamente poco credibili, e questo finale dalle tinte un po' rosa, che, in qualche modo, ci riporta al mondo delle favole, in cui tutti vivono felici e contenti. Data la drammaticità della vicenda raccontata, in un contesto storico misero e, a tratti, violento, il finale non mi è sembrato in linea con lo svolgersi dei fatti. Tuttavia il romanzo è molto gradevole e interessante dal punto di vista storico, poiché ci permette di rispolverare una pagina importante della storia italiana. Mi è molto piaciuta, poi, la caratterizzazione dei personaggi, ben definiti da ogni angolazione, e i sentimenti contrastanti che provano alcuni di essi nei confronti di altri, come spesso accade nella vita reale. Seppur con quelle, che a me sembrano imperfezioni, do una valutazione di quattro stelline su cinque perché è un libro che coinvolge e che ritengo straordinario fino ai suoi tre quarti, ma anche perché la Contessa e il capitano Melo sono personaggi che rimangono nel cuore del lettore.

Una storia abbastanza infantile con personaggi privi di qualsiasi analisi caratteriale, divisi acriticamente in buoni e cattivi con l'immancabile riscatto finale e lieto fine. La narrazione si trascina scontatissima in una ambientazione storica molto discutibile. Nel complesso letteratura per ragazzi assolutamente mediocre.